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Priverno. Continua la Stagione di Prosa con "Il diavolo addosso". Mario Scaccia: «C'è troppa televisione. Ma il Teatro sa ancora difendersi»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Mario Scaccia, in scena al Teatro di Priverno, per il secondo spettacolo della Stagione di Prosa, "Il diavolo addosso" di Sergio Jacquier. Perno della vicenda è un anziano signore costretto sulla sedia a rotelle che, per vincere l'indifferenza della propria famiglia, non esita a stringere un patto con un Mefistofele mediatico che coabita nel corpo dell'incredulo vecchietto. Una nuova giovinezza prende vita mentre gli espedienti del diavolo creano stupore e sconcerto nella famiglia, scatenando una ridda di equivoci e di inevitabili malintesi. Una splendida occasione per vedere all'opera uno dei nostri grandi attori di teatro in una commedia che mescola sapientemente situazioni d'irresistibile comicità a momenti di riflessione e di tenera commozione. Il teatro in crisi? «C'è troppa televisione. Come si dice: pochi ma buoni. Il pubblico deve essere educato». Intanto a Roma Scaccia ha aperto una scuola teatrale e un Teatro, il Molière.

Claudio Ruggiero