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Latina. Università a Rischio. Giorgio De Marchis (Democratici di Sinistra): «Grave la situazione di Medicina. Non come racconta Zaccheo»

Duro intervento di Giorgio De Marchis, consigliere comunale dei Democratici di Sinistra. «Secondo i nostri amministratori, in modo particolare il Sindaco Zaccheo, l'Università di Latina è tuttora esistente ed operante, posizionata tra Palazzo M, l'ex Mattatoio e le Poste. Guardando i fatti per quelli che sono ci si rende conto che le cose non stanno come la classe politica locale del centro-destra vorrebbe farle apparire. Le strutture sono carenti, gli spazi non sarebbero sufficienti nemmeno per un istituto secondario, figuriamoci per ospitare una o più facoltà universitarie. Mancano fondi ed investimenti, in tutti questi anni gli Enti Locali, con il Comune in prima fila si sono prodigati in sforzi sbagliati, in promesse effimere ed in scelte fuorvianti. Oggi ci ritroviamo con la facoltà di Medicina che ha una sede utiilizzata per un terzo, sulla quale pende la spada di Damocle delle Cliniche universitarie, che, malgrado le dichiarazioni ottimistiche non sembra essere stata risolta, e con la facoltà di Ingegneria costretta in spazi proibitivi e priva risorse. Eppure il problema di Ingegneria non nuovo, già lo scorso anno venne a galla con la vicenda della sospensione di una parte dei corsi dovuta al mancato reperimento dei fondi per i Tutor (fondi che il Comune doveva reperire e mettere a disposizione). Tuttavia nulla è stato fatto, ed oggi ci si ritrova con la solita emergenza che poteva essere evitata e che ora è difficile affrontare. Eppure in questi anni di soldi nè sono stati buttati via molti, e non si tratta di un eufemismo, in affitti astronomici pagati per la sede di Via le Corbusier, che è fatiscente, oppure nell'acquisto al di fuori di ogni programmazione dell'ex Mattatoio, per ritrovarci dinanzi con una situazione allarmante che vede l'Università le sue facoltà, in particolar modo quella di Ingegneria, priva di strutture e finanziamenti adeguati, oppure con sedi sottoutilizzate. È venuto ora il tempo di mettere un punto a questo modo di agire e di invertire la rotta. Le forze politiche, gli amministratori, hanno il dovere di programmare efficacemente lo sviluppo dell'università, sia nell'aspetto strutturale che nel reperimento delle fonti finanziarie, per fare questo è necessario abbandonare l'atteggiamento demagogico e retorico che ha accompagnato fino ad oggi le scelte del Sindaco Zaccheo, impegnato più nel "recupero" di Palazzo M e delle Poste che nel concepire un percorso universitario degno della seconda città del Lazio. È necessario quindi riaprire il dibattito sul futuro universitario di Latina, sulla facoltà di Ingegneria, su quella di Medicina, con la speranza che i temi posti siano di alto livello e che non si debba assistere per l'ennesima volta alla desolante guerra di posizione tra gli On.li Zaccheo e Fazzone, perché fino ad ora questa impostazione ha provocato la paralisi del progetto universitario e la fuga degli studenti verso Roma o altre Università».

Mauro Cascio


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