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Formia. Cravattificio Pompei. Maria Annunziata Luna (Per il Lazio):
«Tavoli come garanzia con il Ministero a cui, presto, ci si
dovrà rivolgere»
Si è svolta presso la sede del Consiglio regionale del Lazio una audizione davanti alle Commissioni congiunte VI, Attività Produttive, e VII, Politiche del lavoro, sulla grave crisi occupazionale in cui versa il cravattificio Pompei di Formia, che mette a rischio 244 posti di lavoro.
All’incontro hanno partecipato il presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Claudio Fazzone, gli assessori Francesco Saponaro (Attività Produttive) e Giorgio Simeoni (Lavoro), i presidenti delle Commissioni, Maria Annunziata Luna (nella foto) e Eugenio Leopardi, il senatore Michele Forte, il portavoce regionale Udc, Luciano Ciocchetti, il sindaco di Formia, Antonio Miele, i vertici dell’azienda, i rappresentanti sindacali e dei lavoratori.
Dall’incontro è emersa la disponibilità dell’azienda a presentare, entro due giorni, il piano aziendale per il salvataggio dell’attività, a fronte del quale i rappresentanti regionali si sono dichiarati disponibili a trovare soluzioni di sostegno.
«Siamo disponibili a ricercare soluzioni », ha detto nel suo intervento il presidente del Consiglio Fazzone, sottolineando la volontà di un impegno "doveroso nei confronti del lavoratori, in un’area, quella della Provincia di Latina, che risente di difficoltà occupazionali dovute alla trasformazione dei comparti produttivi e che invece deve ritrovare una sua identità per inserirsi in maniera efficace nel sistema produttivo della regione". Sulla stessa linea l’assessore al lavoro Simeoni, secondo il quale "questa Giunta ha risposto con sollecitudine all’emergenza creata dal caso Pompei, intervenendo tempestivamente e aprendo spazi laddove la situazione sembrava non offrirne. Siamo pronti ad intervenire ma a fronte di un piano serio e credibile condiviso dalle parti sociali".
«Questi tavoli tecnico-istituzionali » - ha detto il presidente della Commissione Attività Produttive, Maria Annunziata Luna - «servono soprattutto come garanzia istituzionale di fronte al ministero delle politiche del lavoro, cui dovrà essere necessariamente rappresentata la situazione del cravattificio Pompei».
«Il vero nodo da risolvere - ha invece commentato il portavoce dell’Udc Luciano Ciocchetti - è quello del piano industriale e non quello della delocalizzazione. Il piano - ha aggiunto - dovrà tener conto anche di eventuali esuberi dei lavoratori. Bisogna quindi che siano individuate soluzione alternative».
A conclusione dell’incontro, l’imprenditore, sollecitato dal presidente di Commissione, ha dato la disponibilità a proseguire nella produzione e a presentare ai sindacati, nel giro di due giorni, un valido piano aziendale.
Mauro Cascio
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