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Cisterna. Ex Goodyear. Comunisti Italiani: «Pericoloso
estromettere la componente pubblica. Agli enti sfuggirebbe il controllo della situazione»
I Comunisti Italiani, ribadendo la piena solidarietà ai lavoratori ex Good Year in lotta per il rispetto degli accordi sottoscritti con Verbale di Accordo del 29 dicembre 2000 e per la difesa del lavoro, già espressa dal segretario provinciale e dal segretario di sezione nella serata del 9 gennaio durante la visita alla Meccano Aeronautica, denunciano il tentativo del partner privato Bombacci, con la complicità dell'Assessore al Bilancio regionale Augello e del Coordinatore del Comitato per il Coordinamento delle Iniziative per l'Occupazione On. Borghini, estromettendo la componente pubblica rappresentata da Comune e Provincia, di gestire senza alcun controllo il denaro pubblico ed affossare di fatto gli accordi ministeriali mettendo a rischio il reimpiego dei lavoratori ex Good Year.
«La nostra contrarietà a questa soluzione prospettata l'8 gennaio 2003 è netta e decisa, perché riteniamo che la presenza della componente pubblica sia la garanzia del rispetto degli accordi ministeriali del dicembre 2000 e del reimpiego dei lavoratori; non riteniamo invece, a differenza di altre componenti politiche e sindacali, che la proposta sia valida e funzionale in quanto:
le procedure per l'espletamento delle attività inerenti la bonifica, il risanamento igienico-ambientale e la ristrutturazione del complesso industriale ex Good Year, di competenza della Cisterna Sviluppo sono state affidate dal consiglio di amministrazione della stessa società all'Amministratore Delegato sig. Bombacci che altri non è che il partner privato della società; pertanto chi ha esaurito il suo compito è la parte privata che nonostante avesse a disposizione tecnici imposti dalla stessa, pagati fior di milioni, ad oggi non ha adempiuto alle mansioni affidate.
L'esposizione finanziaria della parte privata, inoltre, è di circa 188.000.000 (capitale sociale della Meccano Holding Srl, società che peraltro risulta Inattiva) a fronte di un capitale pubblico e di fondi privati vincolati di circa 15.000.000.000, senza dimenticare che la Meccano ha usufruito anche di un mutuo di 3.000.000.000, con ipoteca concessa dalla Cisterna Sviluppo, che vorremo capire per quali fini è stato impiegato.
Il passaggio delle quote pubbliche alla componente privata mettono in discussione la stessa concessione dei benefici fiscali previsti dalla Legge Pirelli (608/1996) che ha consentito alla Cisterna Sviluppo, in quanto società a prevalente partecipazione pubblica, di acquisire gratuitamente l'immobile ex Good Year del valore fiscale di 24.000.000.000.
I lavoratori ex Good Year riassunti dalla Meccano non sono nel numero di 70, in quanto 26 di essi provengono dall'Aviointeriors e non si capisce per quale motivo i sindacati (tranne la UIL) abbiano sottoscritto l'accordo proposto dalla stessa Meccano».
«A tutto questo va aggiunto che la stessa Regione Lazio, ad oggi, non ha ottemperato alla definizione delle pratiche concernenti la Variante al Piano Regolatore Generale - mantenimento industriale.
Certamente la nostra contrarietà alla esclusione della componente pubblica non ci esime dal criticare il comportamento e la gestione del Consiglio di Amministrazione tutto spostato sulle posizioni dell'Amministratore Delegato e accondiscendente alle sue decisioni.
Pertanto va chiarito il ruolo assunto dal Consiglio di Amministrazione nell'intera vicenda, come va chiarito per quale motivo, il sig. Bombacci, nonostante una informativa, del 12 aprile 2001, della Guardia di Finanza evidenziasse, come riportato su Latina Oggi del 26 giugno 2001 nell'articolo Sotto inchiesta per estorsione, "che l'imprenditore, a giudicare dagli approfondimenti sulle sue condizioni finanziarie, non avrebbe i mezzi per partecipare ad un'operazione come quella della Meccano, dove oltre ai 20 miliardi di finanziamento pubblico previsti ne serviranno almeno altri 14 a detta degli stessi promotori dell'iniziativa" abbia potuto agire indisturbato e far parte della cordata per la riconversione della ex Good Year, senza che vi fosse alcuna opposizione al suo interessamento.
A fronte di quanto sopra chiediamo:
che la parte pubblica non ratifichi la proposta di accordo artatamente costruita da Regione e parte privata;
che sia fatta chiarezza sull'intera vicenda, in particolare sull'operato della parte privata e della stessa Regione Lazio, che dopo tre anni si rende conto che il finanziamento DOCUP non è concedibile;
che il partner privato sia messo da parte vista la sua inaffidabilità;
che sia azzerato l'attuale consiglio di amministrazione della Cisterna Sviluppo sostituendolo con persone che abbiano a cuore il reimpiego dei lavoratori e non sia, come accaduto, succube della parte privata;
che il prossimo consiglio di amministrazione abbia al suo interno una rappresentanza dei lavoratori ex Good Year, visto il loro impegno economico nella vicenda».
Mauro Cascio
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