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Latina. Ex Goodyear. Insorge Vincenzo Zaccheo: «Incomprensibile questo pregiudizio verso la permanenza del partner pubblico nella Spa »

Il sindaco Zaccheo ha trasmesso in data odierna una lettera al presidente della Provincia Paride Martella e al sindaco di Cisterna Mauro Carturan. «Il futuro dei lavoratori ex Good Year e delle loro famiglie, è un problema “pontino”, che deve coinvolgere tutti gli amministratori del territorio. L’evolversi della situazione, alla luce degli ultimi avvenimenti, non può non incrementare serie preoccupazioni, soprattutto alla luce della paventata uscita della parte pubblico dalla società mista. La cosiddetta società di scopo "Cisterna Sviluppo", costituita in conformità con i dettami della legge Pirelli, del resto aveva ed ha l’obiettivo specifico di rappresentare una garanzia certa ed esente da interessi privati, per la bonifica del sito e per il recupero al lavoro degli ex operai Good Year. Presso la presidenza del Consiglio dei Ministri, Comitato per il coordinamento delle iniziative per l’occupazione, i due enti pubblici locali, Comune di Cisterna e provincia di Latina, hanno dato la propria adesione agli accordi sottoscritti da tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti nel progetto di reindustrializzazione dello stabilimento con il reimpiego dei lavoratori. In tale progetto era previsto un intervento di bonifica sul sito da attuarsi mediante i fondi del DOCUP obiettivo 2 2000-2006, attivabili attraverso la Regione Lazio per mezzo di una società mista pubblico/privato (Comune di Cisterna- Provincia di Latina/ Meccano Holding). Non si comprende bene ora come, a due anni di distanza, si possano mutare tali accordi, senza peraltro nessun intervento dell’Ente Superiore, la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Credo che il rispetto di tali impegni sia l’unica strada percorribile per garantire gli interessi superiori dei lavoratori e della collettività. Certo che queste siano anche le Vostre preoccupazioni, mi auguro che l’incontro odierno possa servire a riportare la vicenda entro il percorso a suo tempo tracciato».

Mauro Cascio