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Latina. Le imprese laziali in Ungheria. Francesco Saponaro: «La prova del crescente interesse per l'internazionalizzazione voluta Storace»

Cinquanta imprenditori del Lazio, guidati dall'Assessore alle Attivitą Produttive Francesco Saponaro, hanno incontrato in un workshop a Budapest oltre 130 imprese ungheresi, per avviare rapporti di cooperazione commerciale. La delegazione della Regione, di cui fa parte anche l'Agenzia Sviluppo Lazio, rappresentata dal Presidente Pierluigi Gemmiti e dal Vice Presidente Saro Munafņ; l'Unioncamere Lazio, con il Consigliere delegato per l'internazionalizzazione Augusto Pigliacelli, e tutte le Organizzazioni di categoria del Lazio, ha incontrato inoltre i vertici del Governo e dell'imprenditoria magiari, con i quali, domani, č previsto il convegno su: "Decentramento, esperienze a confronto tra Sistema Lazio e Ungheria".
«Le numerose imprese laziali che ci hanno seguito, afferma l'Assessore Francesco Saponaro, rappresentano i settori di eccellenza del Lazio, e testimoniano la crescente sensibilitą del mondo imprenditoriale alle strategie di internazionalizzazione promosse dalla Giunta Storace». Durante il workshop sono stati avviate ipotesi di accordo per un giro di affari pari a 25 milionid i euro. Tra i settori rappresentati, infatti, figurano l'agricoltura (con 2 imprese), l'agroalimentare (con 4 imprese); l'alimentare (4); l'ambiente (con 5 aziende, tra cui l'AMA, il Consorzio Gaia ed il Gruppo Mazzocchia); il settore edile e le costruzioni (2); l'elettronica (5); grafica ed informatica (6); le infrastrutture (2 aziende, tra cui l'ANAS); i comparti di legno (1) e marmo (3); il metalmeccanico (3); la ricerca (3 imprese, tra cui il Parco Scientifico San Raffaele); i servizi (4); la telematica (2) ed il turismo (4). 28 di queste imprese sono di Roma, 7 di Viterbo ed altrettante di Frosinone, 5 di Latina e 3 di Rieti.
«La nostra strategia internazionale -ha concluso Saponaro- non si esaurisce al solo livello economico. Il successo del Progetto Ungheria nasce da una spiccata sensibilitą alle relazioni ed al dialogo culturale e per questo, insieme al Presidente Storace, abbiamo voluto integrare e fondere le iniziative economiche, di cooperazione allo sviluppo e di solidarietą».

Mauro Cascio


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