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Cisterna. La giornata della Memoria. Rinaldo Rinaldi: «A molti ho dovuto dire che i loro cari erano morti, finiti in un forno crematorio...»

Scoperta, sabato scorso, a Cisterna una lapide in memoria dei Caduti nei campi di sterminio nazisti. La cerimonia si inserisce nell’ambito della Giornata della Memoria – 58° Anniversario della Liberazione dei Campi di Concentramento Nazisti, ed avrà un seguito nella giornata di oggi grazie alle iniziative organizzate dalla Scuola Darby presso l’Aula Consiliare comunale. Promotore della realizzazione ed apposizione presso i portici dell’ex sede comunale della lapide in ricordo ai caduti dei campi di sterminio è stato Rinaldo Rinaldi, lui stesso deportato e scampato agli orrori dei campi di concentramento di Furstenberg, Neuengamme, Bergen Belsen, Stoken. Esperienze drammatiche ancora vive nei suoi ricordi e racchiuse in un libro-memoriale intitolato «Là, fuori dal filo, nessuno ci sente» con i cui proventi, Rinaldi, con il contributo dell’Amministrazione comunale, ha realizzato una lapide.
«È un momento che ho atteso da tanto tempo – ha detto visibilmente commosso Rinaldi -, che ho fortemente voluto per tutte quelle persone, molti conoscenti, che hanno perso la vita nei campi nazisti e per le loro famiglie a cui ho dovuto trovare la forza di dire che erano finite in un forno crematorio. Da allora porto nel cuore il desiderio di dare un luogo dove ricordarle e dove i familiari possano piangerli ed onorarli».
«L’Amministrazione – ha detto il Sindaco Mauro Carturan – ha subito accolto con totale disponibilità la richiesta di Rinaldi. Il portico dell’ex sede comunale, nel pieno centro di Cisterna diventa sempre più il sacrario della città. La lapide a ricordo delle vittime dei campi di sterminio nazisti si aggiunge alle altre presenti che testimoniano i drammi e gli eventi che hanno segnato la popolazione cisternese, dall’esodo, allo sbarco di Anzio, alla Medaglia d’Argento al Valor Civile, al gemellaggio con Fort Smith quale rinascita della pace da eventi bellici».
Alla cerimonia hanno presenziato il Vice Prefetto Reppucci, il Commissario di Polizia Cascella, il Comandante della stazione dei Carabinieri Cipolla, il rappresentante del Museo di Neuengamme Koch, le associazione combattentistiche e di volontariato.
La lapide, realizzata dall'artista Saverio Baldassarre, ritrae un libro aperto con la scritta "Alla memoria di milioni di essere umani, privati della propria libertà, deportati, costretti al lavoro in schiavitù, assassinati nei campi di concentramento e di sterminio".

Elisabetta Rizzo


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