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Latina. Giornata della Memoria, il giorno dopo. Vincenzo Zaccheo: «Importanti
anche i gesti simbolici». Una strada dedicata a Palatucci
Per il terzo anno consecutivo il 27 gennaio, giorno dell' abbattimento dei cancelli di
Auschwitz, l’Italia celebra il giorno della memoria.
«È una giornata dedicata alla riflessione», ha detto il Sindaco Zaccheo in Consiglio
Comunale, «al ricordo dello sterminio del popolo ebraico, le leggi razziali, gli italiani
che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte.
Ma è anche un giorno dedicato a coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si
sono opposti al progetto di sterminio, e a rischio della propria vita hanno salvato
altre vite e protetto i perseguitati.
Fra questi, c’è Giovanni Palatucci, ultimo Commissario di Fiume, medaglia d’oro
al merito civile.
A Palatucci, dedicheremo una via di Latina nell’anno del 70° anniversario di Latina.
Ho assunto questo impegno con la comunità ebraica l’estate scorsa, in occasione
della presentazione del libro “Giovanni Palatucci, il poliziotto che salvò migliaia di ebrei”
edito dal Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza.
Oggi, nel Giorno della Memoria, riaffermo questa volontà, convinto che la costruzione
di società civili e democratiche, fondate su ideali di solidarietà umana e di libertà,
passi anche attraverso gesti simbolici come questo.
Giovanni Palatucci, morì a 36 anni nel campo di concentramento di Dachau.
Fu seviziato ed ucciso, perché “colpevole” di aver salvato dallo sterminio cinquemila ebrei.
Ecco: nel Giorno della Memoria, indico nella figura di quell’eroico commissario di
polizia un esempio per le future generazioni.
Le istituzioni possono fare molto per favorire la costruzione di un mondo di pace.
Possono fare molto soprattutto sul piano della prevenzione, del contributo alla
formazione di coscienze forti, sane, libere, solidali.
Dobbiamo sentirci impegnati in questa direzione.
Tutti.
Al di là e al di sopra di steccati ideologici o di parte.
Un primo passaggio è proprio questo, a mio avviso: la promozione annuale, ad ogni “Giorno
della Memoria”, di iniziative tese a ricordare, a mantenere vivo il ricordo.
Iniziamo da Palatucci, dunque, e dalla sua nobile testimonianza.
Lo ricorderemo con una via cittadina e con una serie di iniziative di riflessione e di approfondimento nelle scuole.
L’obiettivo dovrà essere proprio questo: non dimenticare.
Perché è la memoria del passato che può aiutarci a costruire un futuro migliore».
Mauro Cascio
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