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Latina. Deriva Fascista. Mauro Visari (Democratici di Sinistra): «La classe di
governo dovrebbe prendere le distanze da posizioni ambigue»
«Sabato scorso come molti giovani della nostra città, mi trovavo a passeggiare per le vie del centro. Casualmente e con mia grande sorpresa ho assistito ad una scena di quelle che fa male vedere, che ti fanno pensare e che lasciano l'amaro in bocca».
Il racconto è di Mauro Visari, consigliere comunale dei Democratici di Sinistra.
«Un pullman bianco si è fermato al centro della carreggiata davanti Palazzo M, sono scesi una ventina di ragazzi con le teste rasate e con modalità militari hanno inscenato una parata: "onore al duce" gridava il capo, "presente" rispondevano in coro gli altri facendo il saluto romano. Intanto dietro il pullman la coda di auto era diventata di un Km. Sembrava che tutto fosse finito quando 7/8 di quei giovani, armati di manganelli, si sono immotivatamente scagliati su un auto sulla quale viaggiavano 2 ragazzi e una ragazza completamente ignari. I giovani aggrediti sono riusciti a salvarsi solo grazie alla prontezza del guidatore che è fuggito attraverso i giardini della guardia di Finanza dentro Palazzo M. Questa aggressione gravissima è l'ulteriore testimonianza del clima di pericolosa deriva fascista che viviamo a Latina. Infatti, quotidianamente vengono minacciati giovani attivisti di sinistra nelle nostre scuole superiori, lo stesso vale perfino per alcuni presidi e professori. A Latina sembra essere negata non la possibilità di essere di sinistra, ma addirittura quella di essere antifascista. Bisognerebbe ricordare continuamente che la Repubblica Italiana si fonda sull'antifascismo e ne fa un valore imprescindibile. Questi fenomeni sono sempre più diffusi da quando la destra è andata al governo della città con Finestra, cioè da quando la classe dirigente della destra ha cominciato a lanciare messaggi ambigui, il revisionismo storico ed ha cominciato a celebrare il fascismo. Credo che certi messaggi culturali siano passati e costituiscano humus per generare fenomeni di autoritarismo e violenza. Ognuno di noi deve lavorare per insegnare e tramandare l'importanza della democrazia e della libertà individuale. Sembra
che nessuno si indigna più quando siamo costretti a vedere esposti simboli fascisti sui
balconi in pieno centro. Tutte le forze politiche devono reagire con determinazione e restituire piena sicurezza e libertà d'espressione. Non voglio vivere in una città in cui essere fascista per un giovane è più facile, mentre non esserlo significa anticonformismo o eroismo. L' antifascismo dovrebbe essere la normalità. Ciò che mi ha sconvolto è che molti ragazzini, presenti casualmente come me, avevano un atteggiamento verso quanto era accaduto poco prima, di sostegno o giustificazionista.
A Zaccheo, che aldilà della suo passato giovanile, oggi è Sindaco di Latina e non podestà di Littoria, chiedo di voltare pagina in modo netto.
Chiedo
che il Comune di Latina lanci una campagna informativa e di sensiblizzazione dal titolo "sono antifascista" fmalizzata anche al sostegno di tutti quei giovani vittime di coercizioni psicologiche e aggressioni per motivi politici.
Invito il Sindaco ad incontrare insieme a me simbolicamente i ragazzi del Liceo Classico (una delle scuole maggiormente colpite da tali fenomeni) per portare loro solidarietà e sostegno».
Mauro Cascio
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