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Latina. Verdi e Ulivo. Vitali: «La base della sinistra? Non ha più alcuna sintonia
col vertice. La dirigenza è stata fredda e distaccata»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Fabrizio Vitali,
portavoce dei Verdi a Latina. Siete usciti sconfitti dalle amministrative,
ora si riparte... «Abbiamo portato a casa un risultato positivo. Ancora più
positivo se si tengono presenti alcune imposizioni che abbiamo avuto da forze
di sinistra. Ora ci rivediamo, ci rincontriamo e cerchiamo di mettere in moto
quello che è stato il nostro programma. Questa città, come prima, ha bisogno di tutela».
Un giudizio su Zaccheo e Finestra... «Lo abbiamo già detto. Il cambio di rotta ci piace.
Sei mesi di Zaccheo hanno lasciato il segno più di 9 anni di Finestra. Solo un grande
bluff quello del senatore. Soldi pubblici spesi a iosa, investiti in opere che non
hanno portato benefici alla collettività. Noi crediamo che la discontinuità
tra i due sindaci ci debba essere». Nelle scorse amministrative vi siete schierati
da soli, rompendo con l'Ulivo. È cambiato qualcosa?
«Noi lavorammo sodo per l'unità. Diesse e Margherita no. Noi riteniamo che sia per il
bene della città che si debba lavorare per un cartello solido del centrosinistra».
Un dialogo è possibile? «Ci sono alcune difficoltà. Troppe diffidenze, ieri nascoste
e oggi palesi». Ma l'elettorato di sinistra si riconosce nelle posizioni della
dirigenza? La base non ha oggi sintonia col vertice. La dirigenza è stata fredda
e distaccata».
Marco Battistini
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