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Latina. Camorra in provincia. Lettera aperta di Ajmone Finestra: «Nonostante
le conferme della Procura molti stanno sottovalutando la cosa»
«In queste ultime settimane si sono susseguiti una serie di eventi e di notizie che mi hanno
portato ad approfondire alcune riflessioni che gia in altri momenti erano state fatte,
probabilmente però, non con la giusta attenzione. Condividere a questo punto, a voce alta,
queste riflessioni credo sia necessario anche perché ho la netta sensazione che ci sia
più di qualcuno che stia sottovalutando il momento che stiamo attraversando». Comincia così una lettera aperta del senatore Ajmone Finestra, sindaco uscente del capoluogo pontino.
Finestra si riferisce anche alle gravissime conferme da parte della Procura della
Repubblica che organizzazioni
riconducibili alla camorra abbiano oramai sede stabile nella nostra Provincia, in "tutta
la Provincia".
«A questo quadro dobbiamo, inevitabilmente, inserire la forte crisi economica che stiamo
vivendo con quasi quotidiane chiusure di piccole o grandi aziende, crisi mondiale, che,
purtroppo, in alcuni casi da noi si acuisce con non-decisioni o scelte errate.
Crisi economica e crisi di una coscienza civile, combinate, fanno di una comunità terreno
fertile per l'infiltrazione e il proliferarsi di certi fenomeni devastanti come la
camorra o la mafia, e se poi tutti caschiamo nei facili e comodi errori del silenzio e
dell'indifferenza, si rischia veramente il collasso economico e sociale.
Da qui la mia forte preoccupazione, ci sono gia molte aziende o imprese colpite, non possiamo
permettere che queste situazioni si radicalizzino, dobbiamo, tutti, fare fronte unico ed
impedirlo.
Non voglio e non posso dare ricette, il mio vuole essere un appello a tutta la comunità,
in particolare a tutti gli uomini e le donne che occupano posti di responsabilità,
contrastiamo questi scenari, urliamo la presenza di certi fenomeni, non cediamo al facile
silenzio o peggio alla comoda indifferenza, sono le soluzioni peggiori.
L'ottimo lavoro delle forze dell'ordine non può bastare, dobbiamo tutti mettere da parte
appartenenze, provenienze, preconcetti, e insieme con scelte e comportamenti mirati ricreare
quel clima di ottimismo che si è perso e che è da sempre fondamentale per immaginare delle
ripartenze.
Questa Provincia nella sua storia ha affrontato delle prove durissime, sempre è riuscita
a superarle grazie alla tenacia, all'impegno e alla presenza di spirito dei suoi abitanti,
sono certo che, come in passato, ci siano tutti i presupposti per superare anche
questo momento, ma è fondamentale essere uniti.
È per questo che a tutti chiedo di far fronte unico, a chi ha responsabilità istituzionali o
di governo, alle parti sociali, agli imprenditori, ai commercianti ai semplici cittadini,
ognuno per quello che può, ognuno nelle sue competenze, ma tutti insieme, contro
certi fenomeni, contro certe presenze. Urlando.
Dimostriamo di essere una comunità, ritorniamo a credere che esiste una prospettiva,
ritorniamo ad essere ottimisti immaginando un futuro possibile, risolvendo i problemi
strutturali cronici, agevolando tutti quei progetti che portano un'economia sana ma
soprattutto duratura. Diamo un motivo ai nostri giovani per credere in questa terra e
difenderla.
Ricordiamoci sempre che in una vera comunità quando uno viene colpito, tutti si devono
sentire colpiti, e che il silenzio e l'indifferenza rendono sicuramente quel colpo mortale».
Elisabetta Rizzo
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