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Latina. Rosolini risponde a De Marchis

Una precisazione giunge dall'assessore all'urbanistica Rosolini. «Contrariamente a quanto affermato dal consigliere De Marchis, la Commissione Urbanistica, - alla quale l’esponente dell’opposizione era presente – dopo aver attentamente analizzato le osservazioni della Regione Lazio (alcune delle quali condivisibili in quanto riguardanti la non rispondenza dei PPE con le previsioni del piano regolatore vigente), ha deciso di riadottare i PPE dei quartieri Gionchetto e Pantanaccio rendendoli conformi alle previsioni di Piano Regolatore Generale. La Commissione ha ribadito la inderogabile necessità di dotare al più presto quei quartieri di una pianificazione attuativa che consenta di dotarli delle ulteriori indispensabili opere di urbanizzazione primaria e secondaria (verde pubblico, scuole, parcheggi, ecc,). La Commissione Urbanistica ha poi valutato l’aspetto relativo alle numerose richieste di concessioni edilizie limitate ad opere di ristrutturazione e completamento, alcune delle quali risalenti ormai agli anni ’80. Dall’analisi degli strumenti urbanistici vigenti si è rilevato – e tutta la Commissione Urbanistica non ha potuto che prenderne atto – che la variante di Prg vigente, rispetto alla quale la Regione ha osservato la difformità dei PPE adottati, è uno strumento che ha tutte le caratteristiche tecniche richieste allo strumento attuativo. La Commissione ha anzi considerato che proprio questo aspetto è stata una delle cause delle osservazioni regionali. In estrema sintesi, è come se la Regione avesse detto: non potete con un piano particolareggiato modificare ciò che, con una definizione così di dettaglio, avete approvato in sede di variante di Prg. Ne consegue che qualunque Piano particolareggiato che non volesse stravolgere il Prg dovrebbe, per le parti pianificate dal Piano stesso, rispettarlo rigorosamente. E’ per questo che si è deciso quindi di riadottare i Piani particolareggiati in questione, nel rispetto del Prg vigente. E’ proprio in forza del carattere di fatto attuativo che il Prg assume in quelle zone, che la Commissione si è posta il principio di legittimità del rilascio o meno di concessioni per le parti già dotate di opere di urbanizzazione (strade, fogne, ecc) ricomprese nei quartieri Gionchetto e Pantanaccio. E’ emersa – e tutta la Commissione ha convenuto sulla chiarezza dell’orientamento, anche a seguito di sentenze giurisprudenziali – la illegittimità di provvedimenti di diniego di concessione in casi simili, ovvero in presenza di uno strumento urbanistico che abbia le caratteristiche di fatto del Piano attuativo ed in presenza di aree realmente urbanizzate (conformemente al piano stesso). Fattispecie, questa, che nel territorio comunale è presente oggi ormai solo ed esclusivamente nelle due zone di cui si parla. Motivo per cui non ha senso il timore espresso dal consigliere De Marchis che una pratica simile si estenda ad altre aree cittadine prive di strumentazione urbanistica. La Commissione ha cioè valutato la illegittimità in cui si verrebbe a trovare l’ufficio qualora negasse una concessione di ristrutturazione e completamento (e non mai di nuova espansione) nelle condizioni descritte, che sono quelle che si rilevano nella situazione di Gionchetto e Pantanaccio, limitatamente alle aree destinate a conservazione e completamento dell’esistente. Appare quindi evidente la strumentalità della versione fornita ai giornali dal consigliere De Marchis il quale ha partecipato a queste valutazioni e sa bene che non esiste alcuna volontà di evitare la pianificazione attuativa e la riqualificazione per i quei due quartieri».

Rita Bittarelli


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