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Latina. Manuale del perfetto imbecille. Ovvero: come somigliare in tutto e per tutto a Vittorio Agnoletto e vivere felici, pacifisti e contenti

Rieccomelo qui questo asino di nome Vittorio e di cognome Agnoletto. Riecco la mediocrità fatta Verbo, rigorosamente incolto e balbuziente come Mosè. Solo che Agnoletto non parla con Iavè e col popolo d'Israele, ma con se stesso e con i quattro pezzenti che lo seguono. Anzi: facile che la bandiera di Israele te la brucia pure in piazza. Dice: "Pace". E basta. Non ha una strategia, un'idea, uno straccio di proposta. No, dice solo: "Pace". Dice: "Occuperemo la Rai che non ci ha dato la diretta". Una diretta per riprendere lui ed altre migliaia di imbecilli che dicono "Pace". Tanto a me che cazzo me frega, manco lo pago il canone. Non accendo il televisore da almeno 8 anni. Non ce l'ho nemmeno più il televisore. Dice (Agnoletto, non il televisore) "Pace" allo stesso modo in cui dice "No Global". Rieccola l'inutilità, politica e umana, che fa numero, che incita alla violenza. Non ha un cazzo da dire e lo dice malissimo. È il pacifismo sciocco e inutile di chi sventolerà sabato la bandiera di Saddam e darà fuoco alla bandiera americana. L'uomo primitivo, il troglodita delle idee.
E questa folla di nullità, umana e politica, conquista le prime pagine dei giornali. Questo pacifismo becero e assurdo. Questo pacifismo "violento". Sì, perché l'alternativa a questa "Pace no global" in salsa rossa non è necessariamente la guerra. L'alternativa alla guerra non è lo "status quo" di un regime sanguinario e dittatoriale chiamato da Agnoletto e dai suoi amici casinari "pace". L'alternativa è la politica e sta alla politica stabilire quale pace a quali condizioni, con quali regole. Qui, però, idee politiche non sono venute, tranne qualche banalità. Ma le banalità hanno trovato telecamere, taccuini, registratori. La campagna radicale "Iraq libero" – tanto per fare un esempio ed uno soltanto – no. Non una telecamera, un taccuino, un registratore.
Piaccia o non piaccia a questa supponente Camera, l'unica proposta politica sul tappeto è quella di "Iraq libero e democratico" con un governo sotto l'egida delle Nazioni Unite che prepari la transizione democratica per l'Iraq e gli Iracheni. Di nuovo: che vuol dire "pace"? "Pace" per chi? Per gli iraqueni oppressi? Gli Agnoletti sfileranno come capre a milioni e saranno venduti all'opinione pubblica araba come manifestanti pro-Saddam. La proposta "Iraq Libero", invece, avrebbe tolto forza alle retoriche contrapposte e fornito una posizione di forza tale da rendere la scelta della sua fuoriuscita sicuramente interessante per Saddam stesso".
Dignità, "pacifisti", dignità.

Mauro Cascio


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