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Latina. Qualità della vita e fruibilità del territorio. Fabrizio Vitali:
«Vanno subito programmati interventi nell’ambito di un progetto ampio»
«Oltre i protocolli d’intesa che se non seguiti da atti concreti non portano a cambiamenti
qualificanti vanno programmati interventi nell’ambito di un progetto ampio. La qualità
della vita e lo sviluppo del territorio passano per la qualificazione, valorizzazione e
fruibilità dello stesso». Parla Fabrizio Vitali, portavoce dei Verdi di Latina.
«Va portata a compimento la Relazione sullo Stato dell'Ambiente nel Comune di Latina,
incrementato il numero delle centraline di monitoraggio, aggiornato il censimento
delle industrie a rischio. Per la valutazione dello stato dell'ambiente potranno
essere utilizzate tecniche, ormai sufficientemente evolute, quali l'Impronta Ecologica
(come fatto in Comune di Siena).
Dobbiamo puntare sulla buona mobilità pedonale, ciclabile e automobilistica, sulla
creazione di una rete di aree protette che connetta, senza soluzione di continuità,
i Monti Lepini con le zone protette della costa (Parco Nazionale del Circeo e
il parco che i Verdi vogliono vedere realizzato, da Fogliano a Torre Astura),
attraverso dei Parchi Lineari da realizzarsi lungo il corso dei canali.
Fondamentale è il rilancio e la riqualificazione dellla Marina possibile attraverso:
la bonifica e depurazione dei corsi d’acqua che versano in questo tratto di mare e
che sfociano a Rio Martino, Capoportiere e Foceverde;
l’abbattimento dei manufatti abusivi sulla duna;
la realizzazione di una pista ciclabile, opportunamente separata dal resto della carreggiata
e collegata a piazzole di sosta custodite;
maggiore disponibilità di mezzi pubblici (preferibilmente ecologici), sistemazione e
valorizzazione per il parcheggio di automobili delle zone esistenti tra il canale
Mastropietro e la strada lungomare;
un Piano Utilizzo Arenile rispettoso dei cittadini e del territorio, che dia pieno e
libero accesso all’arenile».
«Il Piano per l’utilizzo dell’Arenile», prosegue Vitali, «deve avere alla base lo
studio dell’impatto ambientale provocato sull’ambiente dunale dall’afflusso di autoveicoli
e bagnanti nel periodo estivo, con precise valutazioni quantitative. Si interviene
su un ecosistema fragile e protetto da trattati internazionali e in quest'ottica,
riteniamo che nella parte di spiaggia che ricade nel Parco (Capo Portiere-Rio Martino)
le opere da realizzare dovrebbero essere minime. In questo tratto l’affidamento a
privati di tratti di spiaggia deve essere evitato e non possiamo che salutare con
piacere la sperimentazione di fruibilità diversa del tratto stesso.
Considerato l'alto indice di urbanizzazione del Comune, la prossimità di aree
protette e la quantità di edificazioni e di strade, è ragionevole pensare al
divieto di caccia in tutto il territorio comunale, da realizzarsi progressivamente
in accordo con gli altri enti competenti».
Mauro Cascio
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