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Gaeta. Acqualatina, definite le linee di intervento
Nella conferenza dei sindaci convocata dal vice presidente di Acqua Latina, Ing. Raimondo Besson, nella giornata di venerdì 14 febbraio presso l’Aula consiliare del Comune di Gaeta, sono state tracciate le linee di intervento del Piano d’azione per la messa in sicurezza delle sorgenti del sud pontino, quelle di Capodacqua e Mazzocolo. Al vertice hanno preso parte i sindaci di Formia, Minturno, Gaeta, Castelforte, SS. Cosma e Damiano, Spigno Saturnia, gli assessori ai Lavori Pubblici ed all’Ambiente degli stessi, oltre naturalmente ai massimi rappresentanti del nuovo organismo di gestione delle acque subentrato al Consorzio degli Aurunci. Le strategie di intervento per migliorare la qualità del servizio di gestione delle acque si muoveranno lungo due direttrici: messa in sicurezza delle sorgenti ed attivazione di quei provvedimenti tesi a scongiurare l’emergenza idrica del sud pontino, fenomeno quest’ultimo che nel corso dell’estate scorsa si è manifestato con una certa intensità. Relativamente alla messa in sicurezza delle sorgenti, occorrerà muoversi sul fronte dell’inquinamento batteriologico e su quello della torbidità delle acque, i due aspetti che spesso sovrapponendosi hanno obbligato i sindaci negli ultimi tempi ad emettere ordinanze di divieto di utilizzo per scopi potabili dell’acqua proveniente dalle sorgenti di Capodacqua e Mazzocolo. Per scongiurare nuove situazioni da inquinamento batteriologico è pronto un corposo piano di interventi strutturali per la definitiva messa in sicurezza, ha assicurato il vice presidente di Acqualatina, Ing. Raimondo Besson, che prevede un’azione efficace di controllo alla fonte mediante la disinfezione e la clorazione delle acque, interventi a realizzazione immediata. Per quanto concerne la torbidità delle acque occorrerà un periodo di 90 giorni necessario alla esecuzione di alcune prove mirate alla conoscenza delle falde e delle caratteristiche dell’acqua prelevata, il tutto per popi intervenire sulla messa in sicurezza dei bacini di scarico vicino alle sorgenti.
L’emergenza idrica, altra direttrice di intervento, verrà affrontata, ha spiegato Besson unitamente al Direttore Generale di Acqualatina Bernard Cyna, su tre livelli: miglioramento della rete idrica dei Comuni con interventi concordati che verranno realizzati entro giugno, unitamente alla realizzazione di un nuovo pozzo a Minturno, dell’attivazione di una sorgente a Castelforte, che peraltro già esiste, ed infine al miglioramento degli impianti di pompaggio che servono ad assicurare una maggiore pressione all’erogazione delle acqua; l’organizzazione di una migliore gestione della rete soprattutto nei punti critici, in particolare a Gaeta e Formia; ed infine con la messa in cantiere di un progetto pilota mirato al recupero delle perdite nella rete idrica mediante la meticolosa conoscenza della rete nei dettagli che verrà potenziata con una maggiore strumentazione, il tutto per far nascere una nuova distrettualizzazione della rete idrica nel sud pontino che permetta di controllare i volumi d’acqua in entrata ed in uscita, il censimento delle utenze e la ricerca delle perdite.
Soddisfazione al termine del vertice è stata espressa dal sindaco di Gaeta Massimo Magliozzi il quale dopo aver sottolineato l’importanza di aver scelto proprio Gaeta come sede della conferenza che ha battezzato la nascita del primo piano d’intervento, si è detto fiducioso sulle rassicurazioni avute dai vertici di Acqualatina in ragione alla previsione di quegli interventi massicci su tutto il territorio del comprensorio che consentiranno davvero di voltare pagina e di far decollare al meglio uno dei servizi base, quale quella dell’erogazione e della fruizione delle acque, necessari alla comunità. Anche gli assessori del Comune di Gaeta, D’Argenzio –ambiente e sanità – e Di Nitto – Lavori Pubblici – si sono dichiarati soddisfatti, pur nella consapevolezza che tale processo di nuova fase nella gestione delle acque va costantemente seguito e monitorato.
Rita Bittarelli
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