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Latina. Key. Anche Di Resta accusa: «Con la proprietà è stata intavolata sottobanco da Zaccheo una trattativa confusa e pericolosa»

Duro intervento di Domenico Di Resta, del gruppo consiliare dei Democratici di Sinistra, ancora sul Palazzo Key. «Lo scontro tra il Sindaco Zaccheo e la proprietà del Palazzo Key è sconcertante e avvilente e rischia di ledere profondamente l'immagine dell'istituzione comunale. Poco importa sapere se è stata la proprietà ad offrirsi al Comune o viceversa. Il fatto oggettivo è che è in corso una trattativa tra il Sindaco e la proprietà del Palazzo Key avente per oggetto un intervento che ha un'importanza rilevante sul destino urbanistico della città senza che il Sindaco abbia mai avuto in tal senso alcun mandato dall'unico organo istituzionalmente preposto e cioè il consiglio comunale. Il consiglio infatti non ha mai detto che occorre investire per costruire un nuovo palazzo degli uffici comunali (e in tal caso dovrebbe essere espletata una regolare gara con evidenza pubblica e non intavolata sottobanco una trattativa confusa e pericolosa), né il Comune ha mai deciso di concentrare nel centro storico ulteriori cubature direzionali; anzi tutte le indicazioni espresse, a cominciare dal PRG Cervellati allo stesso programma del Sindaco allo stesso programma del Sindaco, vanno nel senso contrario. Da dove origina dunque il mandato della trattativa? Da questa vicenda emerge con chiarezza quanto più volte l'Ulivo ha denunciato: la totate assenza in Zaccheo di una sensibilità e consapevolezza del ruolo e delle prerogative delle istituzioni. Si affrontano questioni fondamentali che riguardano la città con una disinvoltura e spregiudicatezza quanto meno sconcertanti, adatte a trattative e mediazioni commerciali piuttosto che allo spirito di equilibrio e trasparenza che deve connotare l'azione della pubblica amministrazione. In questo modo si trascina il Comune in situazioni imbarazzanti e delicate. Occorre una svolta. La città non può essere condannata al declino da una gestione azzardata e improvvida. Ha bisogno di ricominciare a progettare in modo serio ed equilibrato il proprio futuro».

Mauro Cascio


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