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Latina. È morto Goffredo Petrassi. Il rapporto con il Campus e i legami
con le nostre terre. Riccardo Cerocchi: «Una gravissima perdita»
Si è spento nella notte, alla vigilia dei suoi 99 anni, il più grande compositore italiano
del Novecento: Goffredo Petrassi. Uomo elegante e sapiente, Petrassi da anni era legato
al territorio pontino: trascorreva le sue vacanze in una villa al Circeo e dal 1974 aveva
intessuto rapporti via via divenuti sempre più profondi con il Campus Internazionale di
Musica: «Dopo un primo incontro nel '74 - racconta il Presidente dell'associazione musicale
pontina, Riccardo Cerocchi - ci onorò del suo nome, accettando di diventare Presidente
Onorario del Festival Pontino e degli Incontri Internazionali di Musica Contemporanea. È
stato per noi faro e guida, delicato consigliere e prezioso maestro e oggi, assaporavamo già
l'idea di festeggiare il suo Centenario. Si tratta di una perdita gravissima».
Grazie al ruolo che Petrassi ha avuto nel Campus, grazie alla stima personale e allo scambio
continuo di idee con il Presidente Cerocchi, una parte della storia della musica contemporanea
del Novecento si è svolta anche in questo territorio: durante i concerti e le serate
nelle stanze e nel piazzale del Castello Caetani di Sermoneta, che Petrassi ha raggiunto
l'ultima volta novantenne, ormai quasi privo della vista; così come nell'Abbazia di Fossanova,
nelle Giornate dedicate alla musica contemporanea. Della sua foltissima produzione, numerosi
sono i pezzi eseguiti durante il Festival Pontino: cinque di questi in prima assoluta, nelle
Scuderie del Castello Caetani. Il primo nel 1977 fu "Per fanfare e trombe in do".
Anche per il territorio pontino il compositore scrisse un'opera: nel 1984, in occasione dei
festeggiamenti per i Cinquant'anni della Provincia di Latina, Petrassi compose "Inno"
(che volle dedicare all'architetto Riccardo Cerocchi). Sono questi gli anni in cui il Campus
comincia a lavorare all'idea di raccogliere l'eredità e le opere del Maestro, un'idea che
si concretizza nel 1991, quando la Regione Lazio crea l'Istituto di Studi Musicali Goffredo
Petrassi (con sede presso l'Università di Latina) e ne affida la gestione proprio al
Campus. Negli anni successivi, Petrassi, rinunciando alla lusinga di offerte migliori,
trasferisce all'Istituto una parte sostanziosa del suo prezioso archivio personale, e
apre la strada alle successive donazioni di altri importanti compositori europei.
L'ultima testimonianza del rapporto che ha legato Goffredo Petrassi al territorio pontino
è datata 2001: è l'anno in cui, sotto la guida del Maestro, il pianista pontino Roberto
Prosseda, registra il cd con l'integrale pianistica di Petrassi, ricevendo l'approvazione
del compositore e l'elogio della critica.
Mauro Cascio
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