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Latina. Palasport, nuovo pasticcio? Giorgio De Marchis: «Dopo aver sprecato soldi
pubblici Di Giorgi si rende conto dell'errore. E non demorde»
«Il Comune di Latina in quanto ad originalità non smette mai di stupire». Ad osservarlo
è Giorgio De Marchis, consigliere comunale dei Democratici di Sinistra.
«Lo ha fatto l'anno scorso quando dinanzi all'emergenza provocata dalla insufficienza del
Palabianchini, decise di inerpicarsi per una via ardua, che alla fine ha comportato un enorme
dispendio di energie economiche da parte del Comune per avere un Palasport che in meno di un
anno si è rilevato inadatto, ristrutturato male ed insufficiente.
Ecco allora che viene di nuovo alla ribalta l'ipotesi di costruire un nuovo Palasport, ipotesi
caldeggiata da tutte le parti in campo sia politiche che sportive.
L'amministrazione ha avanzato la proposta del "project financing", un'idea peraltro sostenuta
dalle forze di opposizione già in occasione della ristrutturazione del Palabianchini, che
incontra anche questa il sostegno di tutti.
Ma come al solito ci si accorge che la strada intrapresa dall'amministrazione comunale
non vuole portare alla realizzazione in tempi rapidi di una struttura polifunzionale a
servizio della città e delle società sportive.
Il Sindaco e l'Assessore allo Sport, in maniera del tutto arbitraria, stanno portando avanti,
come per la Key, una trattativa privata per la realizzazione del nuovo Palasport.
Tale trattativa addirittura sarebbe avanzata a tal punto che il Sindaco avrebbe effettuato un
sopralluogo con la società individuata per la realizzazione dell'appalto.
Il Sindaco deve sapere che se questa sarà la strada imboccata, molto difficilmente Latina
riuscirà ad avere entro breve tempo un Palasport.
La situazione pertanto è decisamente più complessa di come Zaccheo e Di Giorgi vogliono
far apparire.
Ma c'è un punto sul quale occorre riflettere, tutto quanto stabilisce la legge contrasta
con quanto finora sta facendo il Sindaco che in concreto sta portando avanti una trattativa
privata che rischia di trasformarsi in una trattativa illegale, con tutte le conseguenze che
ne deriverebbero.
Infatti questo potrebbe portare in futuro alla presentazione di molti ricorsi avversi al
Bando ed all'eventuale gara da parte di altri soggetti privati che vedrebbero lesi i propri
diritti, dalla precedente trattativa svolta dal Sindaco e dai privati, compromettendo
seriamente la realizzazione dell'impianto.
Oltretutto il Sindaco non può individuare, sempre all'interno di una trattativa privata,
l'ubicazione del nuovo Palasport, sulla quale c'è da aggiungere che la soluzione prospettata,
quella del mare, appare essere negativa sul piano della logica, su quello del buon senso
e su quello della pratica.
Invito il Sindaco ad agire all'interno di un quadro di correttezza istituzionale, coinvolgendo
le Commissioni consiliari competenti ed il Consiglio Comunale sia nella determinazione
dell'ipotesi di project financing che nella individuazione dell'area,
Invito infine il Sindaco a bloccare qualsiasi trattativa privata in merito al fine di non
compromettere dall'inizio il percorso per la realizzazione di una struttura della quale tutti
avvertono la necessità e che non può essere sacrificata sull'altare di innaturali
alleanze politico-sportive».
Mauro Cascio
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