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Volley. La Icom torna a vincere. Paolo Azzolina (Viking): «Noi diamo il massimo e la società non ci considera affatto». Primo sciopero del tifo

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Paolo Azzolina dei Viking, i tifosi della Icom che, per una volta, sono rimasti "muti". È, per la cronaca, la prima volta. Ma cosa è successo? «È successo che non siamo considerati per nulla dalla società. Tutti ci fanno i complimenti, la stampa e la stessa federazione. Noi diamo il massimo per poter organizzare sugli spalti coreografie ed uno spettacolo degno della squadra. Ci mettiamo sempre del nostro, anche economicamente. Sì, perché al prezzo del biglietto dobbiamo aggiungere i costi per le trasferte, i costi per realizzare coreografie e striscioni. In tutto questo, la società decide unilateralmente di aumentare i prezzi dei biglietti e di ridurre i posti. Abbiamo tentato un primo umile approccio ma mi hanno risposto a muso duro: «Voi fate quello che decide la società. Senza un minimo di rispetto e di riconoscenza per quello che stiamo facendo».

Elisabetta Rizzo