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Latina. Simec, la moneta alternativa: coniato il taglio in argento da 200.000.
Giacinto Auriti: «Per estinguere con le banche i debiti non dovuti»
«Con la scoperta del valore indotto è stato dimostrato che la moneta come
"misura del valore e valore della misura" non è solamente una convenzione,
ossia una fattispecie giuridica, ma una fattispecie di sociologia giuridica».
E Giacinto Auriti, candidato Nobel per l'economia, spiega:
«Per spiegare la differenza tra diritto e sociologia giuridica, basta portare un
esempio elementare. Il "contratto di compravendita" è fattispecie giuridica,
"compratore e venditore legati dal contratto" è fattispecie di sociologia giuridica.
È nell'ambito di questa seconda ipotesi che nasce e sussiste, nella sua continuità,
il "valore indotto" della moneta. Come la corrente elettrica è causata dalla rotazione
che alterna polo positivo e polo negativo degli elementi elettrogeni, così l'io e l'altro,
l'io e il non io sono i poli giuridici nel cui ambito nasce il valore indotto.
Come l'energia elettrica non nasce se non gira la dinamo, così il valore monetario
non nasce se non circola la moneta nella attività negoziale del mercato. La moneta
è diritto che vive. Su queste premesse si spiega perché il Simec è nato come fenomeno
di sociologia giuridica in un paese, Guardiagrele, abbastanza grande (diecimila abitanti),
in cui tutti conoscono tutti in modo da consentire la convenzione per cui la moneta
acquista valore per il semplice fatto che ci si mette d'accordo che lo abbia.
L'esperimento è stato diviso in due fasi: nella prima il valore indotto del Simec
è nato in simboli cartacei (7 tagli, rispettivamente da 500, 1000, 2000, 5000,
10000, 20000, 50000, 100000); nella seconda fase è stato emesso il taglio da 200.000
Simec coniato in dieci grammi di argento 925/1000.
In tal modo si è aggiunto al valore intrinseco dell'argento, nato per tradizione
universale, il valore indotto creato dalla convenzione attuale.
Potrebbe essere questo Simec la prima moneta accettabile a livello mondiale in quanto
ha quattro caratteristiche essenziali: il valore intrinseco dell'argento che ha, come tale,
un riconoscimento universale presso tutte le collettività nazionali; un nuovo valore indotto
che per convenzione sociale nasce dalle tasche dei "portatori" e li arricchisce senza
costo o contropartita, a causa della "accettazione"; proprietà del portatore, come tale
depurata del debito di signoraggio verso le banche centrali; senza confini di validità
in quanto la figura giuridica del "portatore proprietario" prescinde da qualunque
limite di sovranità politica (tipico della circolazione delle monete nominali emesse dalle
banche centrali). Quando il portatore ha in mano una moneta d'argento si rende effettivamente
conto di esserne il proprietario. Ciò è stato, fino ad oggi, impossibile per l'incertezza
giuridica causata dalla moneta nominale emessa sotto la ridicola forma di "falsa cambiale".
Su queste premesse il Simec potrebbe affermarsi a livello mondiale in quanto causa valori
nuovi per pura convenzione, estinguendo i debiti non dovuti nei confronti delle banche
centrali che, dal 1694 (Banca d'Inghilterra) emettono moneta solo prestandola, trasformando
i popoli da proprietari in debitori del proprio denaro».
Mauro Cascio
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