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Latina. La formazione professionale come risposta all'abbandono scolastico. Patrizio
Porcelli e Giovanni Cogliandro sulla riforma Moratti
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Patrizio Porcelli (Cisl) e Giovanni
Cogliandro, presidi dell'ITC Salvemini. Prima esperienza qui a Latina
per un corso di formazione per i giovani della città. Di cosa si tratta?
«È un protocollo d'intesa fra il Ministero, il Miur e la Regione Lazio, con la collaborazione
dello Ial Cisl di Latina.
Un percorso integrato su nuovi modelli organizzativi e didattici che prevedono
al tempo sistema istruzione e sistema formazione professionale».
In che modo la formazione entra nelle scuole? «L'obiettivo fondamentale è il recupero
della dispersione scolastico. Così vogliamo recuperare un percorso più stretto con il mondo
del lavoro, con diversi stage aziendali. Per gli allievi rimane immutata la possibilità
di passare da un'esperienza all'altra, fermo restando il raggiungimento dei richiesti
crediti formativi». A quale "tipologia" di ragazzi sono rivolte le vostre proposte?
«Tutti gli iscritti della provincia dai 14 ai 15 anni. La precedenza è data ai ragazzi
in difficoltà o a rischio». Nello specifico in che cosa consiste il vostro progetto?
«Formiamo addetto ai Servizi Turistici e alle biglietterie. Una figura molto richiesta.
Così possiamo contribuire in maniera efficace nel mercato del lavoro».
Valeriano Cervone
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