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Latina. Laboratorio pontino per lo sviluppo. Riccardo Pedrizzi: «È stata riconfermata l'assoluta priorità delle infrastrutture nel territorio»

Si è svolta, presso la sede della Federlazio di Latina, la prima riunione operativa del "Laboratorio pontino per lo sviluppo", istituito su iniziativa del senatore di An Riccardo Pedrizzi, presidente della commissione Finanze e Tesoro di Palazzo Madama, con l'adesione delle rappresentanze delle categorie imprenditoriali, professionali e sindacali della provincia. Oltre a Pedrizzi, erano presenti: il presidente e il direttore della Camera di Commercio, Alfredo Loffredo ed Erasmo Fiumara: Riccardo De Santis dell'Associazione Industriali; il presidente e il direttore della Federlazio, Marco Picca e Antonio Di Micco; il presidente della Confagricoltura, Fabrizio Bellini; Pina Sorrentino della Confcommercio; Claudio Giorgi e Renzo Fanti della Confartigianato; Claudio Palmisciano della Cisl; Luigi Ulgiati dell'Ugl; Alberto Cramerotti dell'Unione Provinciale delle Cooperative e mutue; il presidente del Collegio dei ragionieri, Ettore Capasso, insieme ad Augusto Magnarelli; Giacomo Lanza dell'associazione culturale Area Pontina.
«È stata riconfermata l'assoluta priorità delle infrastrutture e, per quelle stradali, la necessità di monitorare sistematicamente lo stato dell'arte delle diverse arterie, cantierate o cantierabili. Abbiamo inoltre convenuto sulla necessità di approfondire il problema portuale di Gaeta e delle sue connessioni con il Mercato di Fondi e, a tal fine, convocheremo congiuntamente i dirigenti del Mof e l'autorità portuale del porto di Civitavecchia. Completano il panorama infrastrutturale le segnalate carenze dei collegamenti ferroviari e la necessità di ottenere da Trenitalia una maggiore considerazione ed un maggiore impegno per le esigenze di Latina. A seguire, sul problema dei siti industriali dismessi sentiremo la Prosvi che ha effettuato uno studio in materia, ed i rappresentanti dei consorzi industriali. Per ultimi, ma non meno importanti, i problemi della formazione e della scuola, segnalati da Cramerotti dell'Unione provinciale delle cooperative, dal prof. Santosuosso dell'Università Pontina e dal Collegio dei Ragionieri».
Tirando le conclusioni della riunione, Pedrizzi ha confermato la metodologia di lavoro, per cui le singole categorie partecipanti presentano, di volta in volta, gli argomenti di discussione sui quali si stabilisce un elenco di priorità, ed il Laboratorio si fa prima sensore delle problematiche del territorio e poi coordinatore di un gruppo, costituito dai rappresentanti dell'organismo, o degli organismi, più istituzionalmente vicini alla problematica prescelta, al quale viene affidato il compito di approfondirla in tutti i suoi aspetti, per poi passarla alle istituzioni competenti.
«Il modello di sviluppo pontino a cui facciamo riferimento, parte dalla forte vocazione originaria agro-alimentare, integrata con l'esistente polo industriale chimico-farmaceutico, fermo restando l'auspicata possibilità di esercitare attrazione per altri insediamenti industriali. Completano l'integrazione il turismo, che è da guardare come settore del futuro, e il commercio, che è un po' l'humus che abbraccia gli altri tre settori primari della nostra economia». Come cadenza operativa, Pedrizzi ha proposto che si effettuino riunioni ogni mese e mezzo e per il prossimo incontro ha invitato la Cisl a presentare una memoria scritta, sul segnalato problema del collocamento e sulle difficoltà che presenta in provincia l'incontro tra domanda e offerta di lavoro.

Mauro Cascio


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