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Latina. Iraq libero. Daniele Capezzone: «Anche gli italiani cominciano a scoprire quel
che non può essere celato». Manifestazione al McDonald's
Duro colpo per i "pacifisti" di estrema sinistra e di estrema
destra.
«In questi giorni, settimane, mesi, abbiamo dovuto sentire di tutto: chi si augurava una
guerra “lunga”, chi paventava il passaggio “da un’oppressione all’altra”, chi levava alti
lai contro l’”imperialismo e il colonialismo” americano...
Oggi, le scene di giubilo del popolo di Bagdad chiudono questa partita, e mi auguro che
una politica e una società – le nostre – provinciali, povere, perse nelle loro polemiche
stantie e nei loro piccoli calcoli, avvertano in queste ore almeno l’esigenza di un respiro
più lungo, di un pensiero più profondo».
Parla Daniele Capezzone, segretario Nazionale dei Radicali Italiani, i "vincitori morali"
sul fronte del pacifismo diligente e propositivo.
«In questi minuti, grazie all’impegno, al sacrificio e alla determinazione americana e
inglese, si sta concretizzando quel che da quasi ottanta giorni è al centro del progetto
radicale lanciato da Marco Pannella il 20 gennaio scorso: Iraq libero, libertà per gli iraqeni.
Blair e Bush hanno anche manifestato — per il dopoguerra – l’intelligenza e la lungimiranza
di immaginare un compromesso in crescita tra l’esigenza di valorizzare il ruolo della
“coalition of the willing” e, insieme, quello dell’Onu. Mentre, in questi minuti,
continuano a rincorrersi voci su trattative in corso per l’esilio di Saddam, in cambio
della resa finale.
Tutto ciò che Pannella e i radicali, insomma, hanno cercato di mettere al centro del
dibattito e della riflessione anche italiani, è pienamente in campo, grazie innanzitutto
alle forze alleate. È doloroso constatare, invece, che, nonostante lo slancio e la
convinzione della maggioranza assoluta dei parlamentari italiani, le leadership politiche
di maggioranza e di opposizione hanno fino alla fine mostrato di non saper cogliere
l’occasione che era loro offerta.
Grazie, quindi, ancora una volta, alle democrazie anglosassoni, agli Stati Uniti d’America
e all’Inghilterra.
Ora, sulla scia degli eventi in corso, occorre comprendere come aiutare il resto del
mondo arabo a liberarsi di troppe tirannie e dittature: è semplicemente razzista –
come fa tanta parte della leadership politica dell’Europa continentale – ritenere che
la libertà e la democrazia siano beni riservati ad una sola parte del mondo, la nostra.
Per parte mia, confido che proprio grazie all’aiuto che verrà dai popoli e dai governi
anglosassoni possa avere la luce il grande progetto radicale dell’Organizzazione Mondiale
della Democrazia».
I Radicali Pontini, dopo il grande successo della loro campagna "per i valori della libertà
e della democrazia" e dopo l'American Party al Mc Donald's di Latinafiori hanno annunciato
un nuovo pomeriggio tra cocacola ed hamburger per festeggiare soprattutto la sconfitta,
umiliante, del "pacifismo" terrorista filo-palestinese e la vittoria dei grandi
valori della cultura occidentale.
Mauro Cascio
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