Venerdì 02/05/2025 
Parvapolis
categorie
Home page
Appuntamenti
Cronaca
Cultura
Economia
Politica
Sport


Parvapolis >> Economia

Latina. Vinitaly, un bilancio per i vini pontini

I vini pontini sono come quei borghesi che prima della grande rivoluzione francese avevano conquistato forza economica e politica ma non erano riusciti ad entrare tra i nobili che facevano la storia. Perché al Vinitaly i vini pontini hanno fatto, a loro modo, una rivoluzione: hanno dimostrato che si possono fare ottimi prodotti, prodotti innovativi, nell'agro e nelle coline pontine. Certo questo è frutto di un lungo lavoro, ma i risultati ci sono. I vini prodotti in provincia di latina con il Vinitaly hanno certificato la loro avvenuta emancipazione dall'anonimato. Un processo che è stato tanto più difficile quanti erano i pregiudizi sui prodotti che non provenivano dal Piemonte, dalla Franciacorta o dalla Toscana. Invece? Sono stati i sapori, il paziente lavoro di miglioramento delle vigne e delle cantine che hanno vinto la sfida. Il risultato? Al Vinitaly di Verona i prodotti della provincia di Latina sono stati la sorpresa. Un risultato a cui hanno creduto sin dall'inizio la Camera di Commercio di Latina e la SECI e che ora comincia a dare i suoi frutti. Perché il Vinitaly è una tappa, pochi mesi prima i vini della provincia erano in Germania a Dusseldorf dove si sono presentati al sofisticato mercato tedesco. Non più vini sfusi ma buoni prodotti per il mercato di qualità. Bere pontino e bere bene non è più una utopia, è una realtà. Sta nascendo una cultura della qualità del vino a tutto tondo ne sono testimonianza i corsi per sommelier sempre più affollati. Bere pontino significa bere bene. Il Vinitaly sono stati presenti con SECI e Camera di Commercio: Marco Carpineti di Cori; Terre D'Astura di Borgo Santa Maria; Cantina del Circeo Sabaudia; Cantina Sant'Andrea di Terracina; Cincinnato di Cori; Colle San Lorenzo di Cori; Villa Gianna di Sabaudia; Taffuri di Ponza; Barrone Parrilli di Aprilia; Ganci di Borgo Grappa. . Al Vinitaly sono stati premiati: "Sogno 2000", moscato di Terracina secco Oppidum e passito Capitolium della Cantina Sant'Andrea (Sabaudia), un Circeo Rosso doc; la cantina Casale del Giglio è stata premiata per gli Igt Cabernet Savignon, Merlot, Petit Verdot e Lazio rosso "Mater Matuta". Al Verona ha debuttato anche, nel settore vini, il marchio Agro dei Miti che identifica le migliori produzioni agroalimentari pontine. Fanno parte del Consorzio: Carpineti, Sant'Adrea, Santa Maria, Cantina del Circeo, Cincinnato, Colle San Lorenzo, Villa Gianna.

Rita Bittarelli


PocketPC visualization by Panservice