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Latina. Quale "pacifismo". Mauro Visari: «In parte è vero, molto è stato
sbagliato. Ma permettetemi di essere contro la guerra infinita...»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Mauro Visari, consigliere
comunale dei Democratici di Sinistra, sedicente ed orgoglioso
"pacifista".
Dopo la liberazione di Baghdad parte del "pacifismo" italiano,
il popolo No Global di Verdi e Rifondazione, è sceso di nuovo
per la strada. E questo nonostante nelle stesse ore gli iracheni
"liberati" gridassero nelle strade "Bush Bush". Che significato
ha avuto, dunque, una manifestazione come quella di sabato,
a parte lo spirito di una provocazione anti-democratica ed anti-americana
che a molti è parsa fuori luogo?
«In parte è vero. Le forze anglo-americane hanno "liberato" e non
"occupato" l'Iraq. Saddam era un dittatore spietato e pericoloso.
Ma ho sentito alla Rai anche alcune interviste. Un cittadino iracheno
per esempio ha detto davanti alla telecamera di essere contento
per come è finito questo conflitto. Ringrazia l'America ma non
ama l'America. Ama il suo Paese».
E infatti non si è mai trattato di guerra di "conquista" ma di
"liberazione", oltre che di "prevenzione" al terrorismo internazionale.
Saddam non è stato un dittatore da salotto.
Ma aldilà di questo, e tornando al "pacifismo", non è sterile una
manifestazione senza una proposta?
«La proposta c'è. L'Onu deve avere un ruolo centrale nella ricostruzione
del post-Saddam. Ne va della credibilità del nostro ruolo. Questo è
stato chiesto con forza nelle piazze»
Ma nel pre-Saddam da che parte stavano i "pacifisti"? A parte
quella dei radicali non abbiamo sentito nessuna proposta reale,
concreta, solo un immaturo puntare i piedi senza se e senza ma...
«Vedete, quello che ci preoccupa è l'aggressività internazionale
degli Usa. Qualcuno ha parlato di "nuovo imperialismo". Probabilmente
è esagerato. Ma non si può pensare che dopo l'Iraq ci sarà la Siria
e dopo l'Iran... Ecco, noi abbiamo voluto dire: no alla guerra infinita».
Lasciando perdere i classici di filosofia politica, per cui la
pace è un bene che si difende anche con la guerra, non è un po' un
controsenso che chi sabato ha manifestato per la "pace" lo abbia fatto
lanciando bombe molotov contro una decina di banche, incendiando
due o tre bancomat e distruggendo le vetrine di un Blockbuster...
«State generalizzando. Il movimento No Global e pacifista è
molto variegato. Ci possono essere estremisti...»
Certo. Peccato che gli "estremisti" fossero incitati con un megafono
da un loro leader, Casarini, che ha giustificato le azioni teppistiche
chiamandoli "azioni sanzionatorie dal basso"...
«Se volete che vi dica che hnno sbagliato io ve lo dico.
Hanno sbagliato. Ciò non toglie il mio essere pacifista».
Lei è pacifista Visari. Chi non lo è?
«Una domanda cattiva. Guardi, dico solo questo: noi in Italia
abbiamo una costituzione. E c'è un articolo, l'11, che stabilisce
che il nostro Paese ripudia la guerra come mezzo di risoluzione
delle controversie internazionali»
Elisabetta Rizzo
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