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Sabaudia. Un gioiello, tra Razionalismo e Futurismo. Gianfranco De Turris: «Se non avessi lavoro e famiglia a Roma vivrei volentieri qui»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Gianfranco De Turris. Giornalista, è vice-caporedattore del settore culturale del radio-giornale Rai. Da oltre vent'anni si dedica con passione e competenza alla letteratura dell'immaginario come narratore, critico, curatore, contribuendo nel contempo alla crescita letteraria di nuovi autori del Fantastico italiano. È anche un raffinato saggista ed ha dedicato buona parte della sua produzione a Julius Evola, di cui ha curato numerose edizioni. Ha partecipato, l'anno scorso, agli incontri culturali organizzati nel capoluogo pontino dalla nostra testata, a cura di Mauro Cascio e Domenico Cambareri. «Io credo che la definizione migliore di Sabaudia è quella di Utopia realizzata, dando al termine Utopia il suo significato classico, di esasperazione del razionalismo e di allontanamento di sentimento e natura. Un perfetto connubio tra cultura e natura, tra utopia e realtà». Una domanda personale. Lei cosa ne pensa? «Se non avessi lavoro e famiglia a Roma e se non avessi un milione di cose da fare vivrei volentieri qui. Magari ci faccio un pensierino quando andrò in pensione».

Maria Corsetti