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Latina. Fiere e workshop, l'economia della provincia scopre il mondo. Grande successo
delle iniziative camerali per la scoperta di nuovi mercati
Sonnacchiosa provincia con Roma e Napoli troppo vicine per cercare altro. L'economia
pontina per anni è rimasta così, tanto il mercato romano assorbiva tutto ciò che
veniva prodotto, bastava produrre e c'era chi comperava. Oggi non è più così:
la concorrenza sui prodotti senza qualità è enorme e con prezzi decisamente competitivi.
Il sistema Latina ha dovuto cambiare cultura: migliori prodotti e ricerca di mercati nuovi.
È stato necessario mettersi in gioco, rischiare. Camera di Commercio e Seci seguono e
sostengono questo processo in particolare nella ricerca di nuovi mercati di sbocco. Le
vetrine di questo processo sono le manifestazioni fieristiche. In sei mesi il modello
Latina è stato presente: a Parigi (Sial); Cibus tour (Parma); Expò Sapori (Milano);
Mia (Rimini); Missione in Ungheria; Prowein (Dusseldorf); Sana (Roma), Vinitaly (Verona);
missione a Nizza.
In totale il sistema messo in campo ha coinvolto oltre 100 aziende in particolare
nel settore agroalimentare, ma sono state coinvolte anche aziende artigiane.
E l'innovazione passa anche per la riconoscibilità del "fatto a Latina" con il
lancio del marchio "Agro dei Miti", l'anteprima è avvenuta al Vinitaly di Verona.
Un test per verificare la possibile risposta del mercato all'iniziativa. Una
risposta positiva, prodotti e aziende pontine possono trovare nel marchio che
le lega al territorio di origine un valido supporto per entrare in nuovi mercati.
L'Agro dei Miti verrà presentato ufficiale a maggio a Sabaudia.
Mauro Cascio
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