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Latina. Unione monetaria. Riccardo Pedrizzi rappresenta il Senato ad un incontro
della Commissione europea sui problemi economici più urgenti
Il presidente della commissione Finanze e Tesoro di Palazzo Madama, Riccardo Pedrizzi (AN),
ha preso parte, quale rappresentante del senato, all'incontro tradizionale con i
rappresentanti dei Parlamenti nazionali, organizzato dalla Commissione per i
problemi economici e monetari del Parlamento europeo, presieduta dall'on. Christa
Randzio-Plath, nel quadro del dialogo permanente tra i Parlamenti nazionali e il
Parlamento europeo in merito all'Unione economica e monetaria e alle tematiche collegate.
Il punto fondamentale all'ordine del giorno riguarderà l'esame dei programmi nazionali di
convergenza e stabilità nonché la riflessione in merito al grandi orientamenti delle politiche
economiche degli Stati membri che saranno presentati al Consiglio europeo di Salonicco
il prossimo giugno.
«L'Italia - dichiara Pedrizzi - persegue con forza gli obiettivi di un aumento dei
livelli occupazionali e di una riqualificazione della spesa sociale, attraverso le
misure in questo senso previste nelle riforme fiscale e previdenziale, volte ad accrescere gli
incentivi all'offerta di lavoro e a ridurre il carico fiscale e contributivo, nonché
negli strumenti per
garantire maggiore flessibilità e tutele nel mercato del lavoro. Le strategie definite a
livello
nazionale perseguono l'obiettivo di stimolare la domanda di lavoro attraverso sgravi
contributivi, incentivi all'emersione e al prolungamento dell'età lavorativa e lo
sviluppo della previdenza
complementare. Un ruolo importante di stimolo all'offerta di lavoro viene svolto dalla
riduzione
delle imposte sul reddito personale inserita nella legge finanziaria per Il 2003, i cui
benefici sono
concentrati sulle fasce più basse».
«Si tratta di tematiche particolarmente avvertite dall'Italia, le cui potenzialità di
crescita sono fortemente legate allo sviluppo del settore delle piccole e medie imprese,
considerata la diffusione e la dinamicità di tali strutture produttive nel contesto
economico Italiano.
Anche per questo, nell'ambito del progetto complessivo di riforma fiscale approvato
recentemente
dal Parlamento, un'attenzione particolare è rivolta alla riconsiderazione delle regole
fiscali per il
mondo delle PMI, con l'introduzione di una serie di semplificazioni strutturali
collegate alla
disciplina della nuova Ise e la progressiva eliminazione deII'Irap».
«In generale, come sta emergendo anche in sede di dibattito alla Convenzione europea, il
confronto sulla ripartizione delle competenze degli organismi comunitari, sulla
semplificazione degli strumenti legislativi dell'Unione, su una maggiore trasparenza
democratica e
sulla legittimità delle istituzioni europee, non può prescidere da una riflessione
attenta sul ruolo
del Parlamenti e degli Stati nazionali, soprattutto laddove si considerino le prospettive di
allargamento dell'Ue».
Mauro Cascio
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