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Latina. 25 Aprile. Giorgio Stabile: «Una giornata della pacificazione che non
significhi "oblio"». Una strada per Sandro Fontana, vittima dell'odio
Non un momento di divisione, ma la giornata della "pacificazione"
nazionale. Ma la "pacificazione" non può significare "oblio". Propone Giorgio Stabile (An):
«Sarebbe per esempio opportuno ricordare, intitolandogli una strada,
Sandro Fontana, vittima dell'odio civile: fu assassinato dai partigiani
il 28 aprile del 1945». Ed è Stabile a ricordare Pavese:
«Ma ho visto i morti sconosciuti, i morti repubblichini.
Sono questi che mi hanno svegliato. Se un ignoto, un nemico,
diventa morendo una cosa simile, se ci si arresta e si ha paura di
scavalcarlo, vuol dire che anche vinto il nemico è qualcuno,
che dopo averne sparso il sangue bisogna placarlo, dare una
voce a questo sangue. Guardare certi morti è umiliante. Non sono
più faccende altrui; non ci si senti capitati sul posto per caso.
Si ha l'impressione che lo stesso destino che ha messo a terra
quei corpi, tenga noi altri inchiodati a vederli, a riempircene
gli occhi».
Mauro Cascio
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