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Latina. Quotidiani on-line in Italia, il primo rapporto del Circolo della Stampa.
ParvapoliS tra le 60 realtà giornalistiche studiate e recensite
È stato pubblicato il primo rapporto sui quotidiani telematici locali in Italia, dal titolo
"Quale futuro per l'informazione on line?", curato da Luca Lorenzetti per conto
del Circolo della Stampa di Ancona.
In tutto 60 testate, tra cui ParvapoliS, la prima per nascita e numero di contatti giornalieri
di tutto il Lazio Sud.
per un rapporto, il primo in assoluto nel suo genere in Italia, interessante sotto
molti punti di vista. «Abbiamo infatti cercato di cogliere i segnali che fanno prevedere
quale sarà l'evoluzione del settore.
La speranza è che questo rapporto possa essere utile in primo luogo agli stessi
quotidiani locali on line d'Italia: sarebbe per esempio utile conoscersi, condividere le
esperienze e il know-how, per poi creare, eventualmente, una forma di coordinamento
tra le diverse realtà, che ci aiuti a crescere».
L’anno che è appena trascorso, per Internet, è stato un anno difficile. Ma per chi si occupa di
informazione, c’è stato un riscontro positivo a proposito delle news on line: il 2002 infatti è
stato l’anno del boom per l’informazione on line.
Infatti in Italia, secondo il rapporto annuale dell'Istat sulla situazione del Paese
ubblicato a
maggio 2002, gli utenti di Internet sono circa 9 milioni e il 60% di essi utilizza la Rete per
consultare giornali e riviste on line. Quindi la maggior parte degli italiani che navigano sul web
ha come obiettivo principale la ricerca di notizie in tempo reale.
Un altro dato interessante segnalato dall’Istat è che, se i navigatori preferiscono Internet per
leggere notizie, contemporaneamente sono aumentati i lettori di quotidiani locali e economici,
mentre sono diminuiti i lettori di quotidiani nazionali, passati dal 62,7% del 1995 al 58,1% del
2000.
Intanto un'altra indagine, questa volta dell’Università Bocconi di Milano, presentata a
Stoccolma all'interno del World Internet Project, fornisce dati significativi circa il gradimento
dei siti di informazione on line. Secondo questa ricerca il 77,6% dei navigatori italiani crede
che fra gli scopi di Internet debba esserci prima di tutto quello di dare notizie credibili in tempo
reale. L'indagine ci fornisce inoltre un dato fondamentale sull'affidabilità: per quasi la metà
degli intervistati (48,6%) le fonti di informazione maggiormente attendibili sono i portali
generalisti. Nei siti di giornali e televisioni, contrariamente alle previsioni, ha fiducia solo il
18,2% degli utenti.
Ai primi di novembre, arriva una nuova conferma: sono le sezioni dedicate alle news dei portali
a fare "la parte del leone" nel mondo dell'informazione on line. Lo affermano stavolta i dati di
Onetone Research diffusi dal sito di Prima Comunicazione (http://www.primaonline.it). I siti
dei quotidiani on line, stavolta, seguono a poca distanza.
Allora, ricapitolando: la maggior parte degli utenti di Internet utilizza la Rete per leggere news
on line. Calano i lettori dei quotidiani nazionali e aumentano quelli dei quotidiani locali. I portali
sono in testa alla classifica sull'affidabilità delle fonti di informazione sul web, con una
preferenza di gran lunga superiore a quella attribuita ai siti Internet di giornali e televisioni. E
anche le radio purtroppo, su Internet, hanno un seguito davvero limitato.
I dati confermano quindi che l’abitudine di collegarsi a Internet per cercare l’informazione più
fresca si sta affermando sempre più. Pian piano si sta creando l’abitudine ad utilizzare il web
come primo strumento di informazione: mentre altri media come la Tv e la radio hanno
comunque orari predefiniti per la diffusione delle notizie, il web non ha problemi di palinsesto,
e può offrire notizie in tempo reale.
Ricordiamo gli intasamenti della Rete dopo l’11 settembre, dopo l'omicidio di Biagi o dopo la
morte dell’Avvocato Agnelli, che ha provocato un forte rallentamento dei server di alcuni
quotidiani on line come CNNitalia.it, IlNuovo.it e La repubblica.it.
Ed è proprio mentre Internet si afferma come il più globale dei media, che riaffiora
prepotentemente la voglia di informazione locale. Un paradosso? Tutt’altro: nell’ambito locale,
le piccole emittenti radiofoniche e televisive, storicamente consolidate sul territorio, hanno
sempre dominato il panorama dell’informazione. Ma quando è venuto il momento di aprirsi ad
un nuovo media, la Rete, sono state poche le emittenti che ci hanno investito e creduto
davvero, lasciando peraltro insoddisfatta questa voglia di informazione locale.
È proprio in questo contesto che, non senza rischi e difficoltà, si sta facendo strada il
fenomeno dei quotidiani telematici locali, pronti a colmare questa lacuna.
ParvapoliS ha sicuramente anticipato i tempi, essendo nata nel lontano 1997.
La maggior parte dei quotidiani on-line locali infatti è nata a cavallo tra il 2000
e il 2001, approfittando del fenomeno dell'Internet Free.
I portali di informazione locale sono presenti in quasi tutte le regioni italiane, rimangono
scoperte solo la Valle D'Aosta e il Friuli Venezia Giulia. Nel complesso comunque la
distribuzione sul territorio è abbastanza omogenea, con qualche addensamento nelle località a
maggiore densità di popolazione. La Toscana e la Lombardia sono le regioni in cui operano più
testate (12%), seguite dalla Campania (10%) e dall'Emilia Romagna (8%).
Vi sono anche raggruppamenti pluriregionali (10%), in particolare nel centro-nord.
Tutte le testate offrono gratuitamente i propri servizi.
Uno dei maggiori ostacoli che gli editori/imprenditori sono stati chiamati a superare in questo
contesto è quello di riuscire a liberarsi del modo di fare editoria tradizionalmente rigido e
conservatore tipico dell’old media. E di questo dobbiamo rendergliene conto: il nuovo business
richiede capacità di apertura e di innovazione.
Ma nonostante il modello di business si trasformi e diventi più flessibile, il mercato non sembra
rispondere come dovrebbe. Per questo c’è ancora una grande incertezza che domina il settore,
e il “tasso di mortalità” è ancora molto alto. Emblematico è stato, in questo senso, il caso del
pregevole Puglianet.it, uno degli esperimenti di editoria quotidiana telematica certamente
meglio riusciti in Italia, purtroppo interrotto a causa del fallimento della società editrice.
Tutti i dati della Ricerca e le schede delle 60 schede delle testate giornalistiche
studiate e recensite saranno prossimamente pubblicate in un volume.
Mauro Cascio
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