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Formia. La Sinistra che si rinnova. «Il socialismo contrapposto al mercato globale. La cultura della pace». Tanto rumore per non cambiare

Un documento per la costituzione dell'associazione per il Rinnovamento della Sinistra a Formia e Gaeta. «Proponiamo di dare vita ad un'associazione politico-culturale tra quanti, fuori dei partiti della sinistra e dentro di essi, intendono contribuire all'unità e al rinnovamento di tutta la sinistra italiana e europea ricreando un punto di vista critico verso l'ordine sociale esistente. Le vicende di questo decennio hanno dimostrato con evidenza che la sinistra può e deve svolgere un ruolo decisivo per guidare i processi che il capitalismo dell'età della globalizzazione continua a produrre. Si tratta di elaborare, nella ricerca e nella esperienza umana vivente, un'idea di socialismo che, partendo dal valore intangibile del rispetto della Costituzione - nata dalla lotta di liberazione antifascista - sia in grado di promuovere una visione della realtà che può modificare convincimenti, orientare coscienze, suggerire forme di aggregazione e dunque ispirare politiche e comportamenti. Questa idea di socialismo è alimentata nel suo fondamento dalle grandi questioni irrisolte del nostro tempo. La prima è costituita dalla necessità di costruire la cultura della pace, contro un ordine mondiale fondato sull'ineguaglianza dei popoli. La seconda è l'acquisizione definitiva del valore fondante della differenza uomo-donna. La terza è l'acquisizione consapevole della contraddizione uomo-natura che i processi selvaggi di globalizzazione, lo sviluppo non selettivo dei consumi hanno messo in drammatica evidenza. La quarta è costituita dalla prospettiva della liberazione del lavoro e dell'affermazione piena dei diritti e delle libertà di ciascuno e di ciascuna, di ogni persona che lavora».
«Siamo consapevoli che, rispetto al passato, si tratta di elaborare una concezione del tutto inedita dell'unità della sinistra e di individuare percorsi inesplorati attraverso cui realizzarla. Questo pensiamo debba essere il compito a cui l'associazione che proponiamo debba dedicarsi. È necessario porsi l'obiettivo della costruzione di una nuova coalizione democratica che abbia come primo obiettivo il coinvolgimento di tutte le forze di sinistra che si oppongono al governo della destra. Una coalizione che si collochi oltre l'esperienza, ormai in crisi, dell'Ulivo».
«L'Associazione che proponiamo di costruire vuole essere il luogo in cui queste istanze politiche e programmatiche possono essere sottoposte a verifica e approfondite attraverso una più ampia circolazione di idee e una forte e libera discussione. Vuole anche essere il luogo nel quale, in opposizione a un'idea della politica che si risolve tutta nel mandato conferito ai gruppi dirigenti, si sperimenti la possibilità che la politica stessa ritorni ad essere partecipazione di ciascuno e di ciascuna all'agire collettivo. Vuole essere il luogo nel quale ciascuno possa sentirsi libero di esprimere le proprie idee al di là di eventuali appartenenze. Siamo convinti che l'impegno politico e sociale di ciascuno debba partire dalla realtà più prossima - la città - nella quale ci sperimentiamo come individui che vogliono creare socialità e realizzare progetti concreti legati alla specificità del territorio... Pertanto intendiamo promuovere, oltre a dibattiti ed interventi sui grandi temi, una serie di iniziative che, partendo dall'idea di città come luogo di rapporti e di vita, mettano a confronto idee, riflessioni, sogni, desideri, sensibilità, esperienze, culture».

Mauro Cascio


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