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Latina. Cuba Libre. Riccardo Pedrizzi (An) aderisce all'iniziativa de L'Opinione e dei
Radicali Italiani. «Dove sono i nostri amici "pacifisti" ora?»
«Sono con voi. Il fatto che oggi sia giunta agli onori delle cronache tutta la
brutalità del regime castrista è imputabile, solo e soltanto, al fatto che sono
state eseguite delle condanne a morte in quell'isola di comunismo reale. Ma in tutti
questi anni ben pochi si sono interrogati sulle condizioni di vita del popolo
cubano: privato d'ogni libertà politica, mantenuto in costante condizione di
malnutrizione e per molte donne lì ancora vige la schiavitù».
Il senatore di An Riccardo Pedrizzi interviene sul caso Cuba e sull'iniziativa
del quotidiano L'Opinione e dei Radicali Italiani.
«Tutti gli ultrasensibili ai diritti umani non alzano nemmeno una
flebile voce contro Castro. Alludo ai pacifisti all'ombra delle bandiere
rosse, ai disobbedienti dei centri sociali, a tutti quelli che per decenni si
sono abbeverati alle ideologie castriste. E se non ci fossero state le condanne a morte,
avremmo continuato ad intrattenere rapporti commerciali con Cuba, e per la
massima soddisfazione dei castristi di casa nostra. La Chiesa purtroppo ha
taciuto su queste cose, e chi lo ammette è un cattolico dispiaciuto: questo
atteggiamento è imputabile al pragmatismo della politica vaticana, che per
tentare di salvaguardare qualche spazio di libertà ai gruppi cattolici
ha preferito tacere sulla violenza di Castro. Alleanza Nazionale
chiede quindi grande rigore a livello internazionale e fermo d'ogni
finanziamento. Anche le Ong italiane che operano a Cuba non vanno
più foraggiate, poiché si tratta di strutture italiane filocomuniste
contigue al regime».
Mauro Cascio
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