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Latina. La Cultura che conta. Francesco Belli: «Rodolfo Mederos, un grande
protagonista. Ha incantato tutti con la magia del suo bandoneòn»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Francesco Belli. Con la Latina Philharmonia
la Cultura alza (finalmente) la testa. Se in tempi non così lontani si è amato confondere
cultura e intrattenimento, tacendo, per malafede o per ignoranza, dei livelli
e delle professionalità oggi si afferma con forza la qualità, il prestigio,
insomma la Cultura con la C maiuscola. E lo si è fatto con un progetto vincente,
la Latina Philharmonia, uno degli eventi culturali più importante degli ultimi anni.
Un progetto che bisogna amare e sostenere, nella speranza che sia imitato,
nel teatro come nell'editoria, per sancire definitivamente la fine delle
improvvisazioni e del dilettatismo.
Maestro, un debutto straordinario... «Ho voluto dedicare la prima parte del concerto
a due compositori del novecento: Daniele Paris e Astor Piazzolla. Non molti
sanno chi è Daniele Paris, eppure è stato uno dei più grandi direttori d'orchestra
che abbiamo avuto in Italia fino agli anni 80. Astor Piazzolla è stato interpretato
in maniera direi magistrale da Rodolfo Mederos, il maggior interprete
del bandoneòn. La seconda parte l'abbiamo dedicata alla settima di Beethoven.
Anche perché pare porti bene...».
Con Rodoldo Mederos un grande feeling... «Lo abbiamo notato dalla prima volta
che ci siamo incontrati, in Colombia. Lui è una persona molto sensibile.
Oltre che un grande esecutore, è anche un grande compositore: proprio in questi
giorni sta scrivendo la colonna sonora di un film».
Parliamo della nascita di questa nuova stella, la Latina Philharmonia.
Una iniziativa che deve essere sostenuta dalle Istituzioni...
«Speriamo. Ci aspettiamo l'aiuto di tutti».
Prossimo appuntamento mercoledì al Teatro Ridotto alle 21.00 con Los Tangos
de Carlos Gardel.
Claudio Ruggiero
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