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Latina. La Cultura che conta. Gabriele Muccino: «L'esordio del Maestro Belli è stato
molto toccante. Meglio di così non si poteva davvero»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Gabriele Muccino, il regista de
"L'Ultimo Bacio" in platea al Teatro D'Annunzio per il battesimo della
Latina Philarmonia. Non le chiediamo un giudizio tecnico ma a livello
emotivo, cosa le è rimasto di questa serata, delle note nobili e austere
che hanno avvolto il pubblico? «Un concerto molto romantico, per il tipo
di armonie e di pezzi scelti. La temperatura era molto calda. Il
contrario esatto di molti concerti di musica contemporaneamente. Che dire?
È stato emozionante, anche se dire emozionante può apparire riduttivo.
Stavo lì, incantato, a sentire questi pezzi, anche molto lontani tra loro,
perché è stato proposto un Astor Piazzolla accanto ad un Beethoven».
Francesco Belli e Rodolfo Mederos, un Maestro italiano, di Sabaudia,
ed un Maestro argentino: una simbiosi assoluta? «Il risultato è
stato molto toccante. Non è retorica. Penso che meglio di così non
si potesse far nulla». Per tornare al suo lavoro, la musica
quanto è importante per sottolineare immagini, sensazioni ed emozioni?
«La musica le colloca. Del resto la musica ci accompagna nella vita.
Qui ho sentito Piazzolla e Beethoven. In macchina sentirò altro.
La mia vita ha una sua colonna sonora. Magari casuale. Magari
accidentale». Così fa anche nei suoi film, lei che ha dato il nome di una
canzone di Carmen Consoli al suo film più famoso? «Sì, accompagna
i personaggi».
Elisabetta Rizzo
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