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Pontinia. Speciale Elezioni. Giancarlo Palmieri: «La spaccatura in provincia non darà vantaggi alla sinistra. Gli elettori preferiscono i valori»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Giancarlo Palmieri, consigliere regionale dell'UDC. Si avvicina ormai la scadenza elettorale. Una manciata di comuni, il prossimo 25 maggio, andrà alle urne. Con la sola eccezione di Pontinia, dove tutta la Casa delle Libertà è compatta nell'appoggiare il candidato Giuseppe Mochi, non va altrettanto bene nel resto dei casi, dove c'è rottura tra il suo partito e An e Forza Italia. Come mai? «I motivi sono abbastanza noti. C'è una situazione un po' particolare dovuta ai fatti di Formia. Noi ci troviamo in una posizione che è di dialogo, ma alcuni distinguo vanno fatti. Ripeto già quanto è stato detto alla vostra testata da Michele Forte. Non possiamo accettare di essere umiliati e messi da parte». Ma così facendo non favorirete il centrosinistra anche in quelle "roccaforti" (Sezze, la stessa Pontinia) che dite di voler conquistare, partendo però da una situazione di svantaggio? «Gli elettori sanno apprezzare i nostri contenuti e i nostri valori». Che ruolo ha l'UDC? «Siamo un partito di centro che vuole essere presente, dialogare; una forza che si ispira a De Gasperi, a don Sturzo. Vogliamo essere il riferimento per chi centra un punto di equilibrio tra opposti estremismi. Per i moderati».

Elisabetta Rizzo