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Roma. Speciale Giustizia. Maurizio Gasparri: «C'è sicuramente un tentativo di uso politico della Magistratura da parte di poche toghe rosse»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Maurizio Gasparri, Ministro delle Comunicazioni.
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha dichiarato che l'opposizione si
muove a colpi di giustizia, cioè utilizza i mezzi del giustizialismo grazie al collateralismo
di alcuni magistrati combattenti. La destra di governo si sente perseguitata?
«C'è sicuramente un uso politico della Giustizia. Berlusconi tentò di impedire la
svendita di risorse pubbliche negli anni 80. Perché non si indaga su chi voleva
svendere a quattro quello che fu venduto a venti?». Esiste un asse del male?
Esistono le "toghe rosse"? «Ci sono settori sicuramente minoritari della Magistratura,
peraltro molto animosi, che mi pare non facciano nulla per nascondere la loro
fede politica. Ripeto: quella di Berlusconi è una vicenda poco fondata sui fatti».
È troppo debole il diaframma tra Politica e Giustizia? «Ci sono troppe politicizzazioni.
Noi andiamo avanti». Ma quindi la Magistratura attenta alla democrazia, più
o meno come Bin Laden... «Senza usare metafore forti, che non abbiamo mai
usato. Bisogna fare anche chiarezza che non c'è nessun tentativo di discriminare
o delegittimare la Magistratura nel suo complesso. Noi ce l'abbiamo solo con
alcuni Magistrati che tutto sono tranne che davvero indipendenti».
Elisabetta Rizzo
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