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Roma. Premio Giorgio Almirante. Carlo Cotti, da "Sposerò Simon Le Bon" all'omaggio ad Anna Magnani. «Ma non sono
riuscito a fare il film...»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Carlo Cotti, vincitore del Premio Giorgio Almirante.
Una bella esperienza, per lei che viene dal mondo della regia... «Oddio, non solo.
Io ho 64 anni e di esperienze ne ho fatta. Vengo dalla scuola di Zeffirelli, Bolognini e Nanni Loj.
Come è stato ricordato ho anche firmato qualche film di taglio giovanilistico e popolare
come "Sposerò Simon Le Bon". Lo feci che nemmeno sapevo chi fossero i Duran Duran.
Ma non è stato il mio capolavoro. E soprattutto mi sono cimentato pure con l'opera lirica».
Cotti prende le distanze dal suo "Sposerò Simon Le Bon", eppure non sa che è citato dal Morandini,
amatissimo anche oggi dai fan dei Duran Duran e che, sul sito di Kataweb, il portale cinematografico
del gruppo La Repubblica-L'espresso il suo film ha 8 fragole rosse. Quasi come Fellini.
Parliamo de "La voce di dentro"... «L'ho tratta da una mia sceneggiatura. È la storia
di un'attrice che deve interpretare la parte di Anna Magnani. Non sono riuscito a fare il film.
Così ho scritto il testo teatrale».
Claudio Ruggiero
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