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Latina. Speciale elezioni. Claudio Moscardelli: «La Casa delle libertà è disunita
in tutta la provincia. L'Ulivo è invece in fortissima ripresa ovunque»
La prossima tornata amministrativa pone molteplici elementi di riflessione politica.
Osserva Claudio Moscardelli, esponente della direzione provinciale della Margherita e
portavoce dell'Ulivo a Latina:
«L'Ulivo è unito in tutti i comuni ed è riuscito ad allearsi anche con le altre forze di
centrosinistra. L'unità ha maggiore significato politico poiché è avvenuta sia su candidati
sindaco espressione della sinistra che su candidati a Sindaco espressione del centro
(o centrosinistra) della coalizione. In relazione alle prossime elezioni provinciali
è un dato rilevante ed occorre avviare da subito il tavolo provinciale di tutte le
forze dell'Ulivo e del centrosinistra.
Il centrodestra invece è spaccato in tutti i comuni, con una differenza rispetto al passato:
ovunque UDC e Nuovo PSI sono fuori dal Polo. Non è un caso che vi sia questo dato omogeneo
nella frattura poiché è ormai un punto di riflessione politica nazionale la compatibilità
della tradizione
politica di riferimento dell'UDC e della tradizione dell'autonomismo e del riformismo
socialisti
che hanno trovato collocazione nel centrodestra. Sono trascorsi ormai quasi 10 anni dalla
comparsa sulla scena politica di Berlusconi ed il bilancio che se ne trae è lo
stravolgimento del centrodestra a seguito dell'alleanza stabile con la Lega e la svolta
di Forza Italia divenuta forza estremista, che ha abbandonato ogni connotato politico di
riferimento, ed è relegata esclusivamente a massa di manovra a servizio degli interessi
del Presidente del Consiglio e della sua cerchia. La totale
sudditanza di An rispetto a FI e alla Lega ha aperto la riflessione politica sulla linea
futura dell'UDC e dei Socialisti eletti nel Polo, a fronte dell'incompatibilità sempre più
manifesta sul Piano della politica estera, istituzionale e sociale.
Il fallimento del centrodestra pontino come forza di governo, sia in termini di stabilità
poiché
numerose giunte di centrodestra sono cadute per scelta di forze politiche del Polo, sia
in termini di capacità di governo, in particolare del fallimento della cosiddetta
"filiera di governo" di centrodestra. Occorre per la nostra provincia un patto
programmatico largo per dare una prospettiva di sviluppo alla nostra come Unità
provinciale. Le forze di centrosinistra, l'UDC e i socialisti che fino ad oggi si
sono riconosciuti nel Polo debbono porsi la questione centrale della crisi economica e
sociale della nostra provincia. Su questo tema sono chiamate a riflettere e a dare un
contributo anche le forze economiche e sociali della provincia che non possono sottrarsi
ad un'assunzione di responsabilità nella direzione del ricambio e dell'alternanza
alla guida dell'Amministrazione Provinciale, se non ci si vuole rassegnare alla crisi e
alla suddistanza rispetto a
Roma, la Regione Lazio, governata dal Centrodestra, non solo non ha mantenuto le
promesse di investimenti per la provincia di Latina per la grande viabilità ma sta
scippando il nostro territorio di risorse ed iniziative per dirottarle su Roma: vedi
il Mercato dei Fiori tolto ad Aprilia o il Centro Agroalimentare su Roma che minaccia Fondi,
o il porto di Gaeta che perde autonomia.
L'appuntamento delle provinciali precederà di un anno le elezioni regionali, il cui esito
sarà notevolmente condizionato dal risultato di quest' anno della provincia di Roma».
Mauro Cascio
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