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Sezze. Speciale Elezioni. Sergio Di Raimo (Lista Civica): «Avevamo chiesto all'Ulivo di bandire interessi personali e presentare persone nuove»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Sergio Raimo, candidato sindaco di Sezze per la Lista Civica del Centrosinistra. Perché la vostra presa di distanza da parte del centrosinistra "tradizionale"? «Oggi c'è molta diffidenza da parte dei cittadini, diffidenza che li ha allontanati dalla vita pubblica. Noi vogliamo creare uno spazio di aggregazione che restituisca il sentimento politico alla maggioranza degli elettori». Leggiamo dal vostro programma: fiducia, e pianificazione a piccoli passi... «Sì, non credo ai megaprogetti. Ho sentito di un megaparcheggio, sotto il Monumento. Ecco: capisco che siamo in campagna elettorale, ma non corriamo con la fantasia. Sezza ha bisogno di una attività chiara». Il Turismo? «Non abbiamo un percorso turistico. Bisogna formare delle guide, nell'ambito di tutta la comunità montana». Torniamo dalla sostanza alla forma. Questa lista civica rappresenta comunque una "spaccatura" o lei si sente all'interno del centrosinistra? «Noi ci sentiamo all'interno del centrosinistra. Noi stiamo insieme all'Ulivo perché abbiamo chiesto due cose che non hanno voluto accettare: la politica non deve essere lo strumento del soddisfacimento degli interessi personali, devono essere messe al margine le persone non degne o non pulite. Ripeto: non ci hanno dato retta. In più, avevamo chiesto che il candidato dell'Ulivo rappresentasse il cambiamento. Giovan Battista Giorgi fa politica invece da 35 anni».

Elisabetta Rizzo