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Cisterna, Goodyear. Riccardo Pedrizzi (An): «Una via d'uscita c'è. Basta che i sindacati la piantino di pretendere che i costi della reindustrializzazione se li accolli la multinazionale americana»
Sulla vertenza Goodyear una via d'uscita, una soluzione a portata di mano esiste, aldilà dell'accordo siglato al Ministero del Lavoro che rischia di rivelarsi una gabbia, risultando troppo
vincolanti gli impegni accettati dalle varie parti sociali: è la costituzione di un gruppo di lavoro ristretto formato dal Comune di Cisterna, della Regione, della Provincia, dalla multinazionale americana e da un promoter, cioè Sviluppo Italia, che faccia proposte concrete ai due soggetti, la Manzoni e la Marangoni, che allo stato attuale potrebbero essere ancora interessati a rilevare lo stabilimento pontino e a provvedere alla sua reindustrializzazione. È quanto è emerso da un incontro tra il vicepresidente dei senatori di An, Riccardo Pedrizzi, il presidente della Task Force che si sta occupando da aprile della vertenza, Borghini, e l'ingegner Paladini, di Sviluppo Italia. «Per quanto riguarda la Manzoni», spiega Pedrizzi, «si tratta di sgravare l'azienda dai costi per la bonifica del sito di Cisterna (ad esempio i tetti in eternit), facendoli assumere allo Stato tramite gli strumenti a disposizione: i fondi comunitari e la legge 488. Non porterebbe da nessuna parte, infatti, continuare a pretendere, come fanno i sindacati, che i costi della reindustrializzazione se li accolli per forza la Goodyear. Per quel che concerne la Marangoni, invece, che sarebbe la carta risolutiva, occorre un sostegno trasversale da parte di tutti i soggetti interessati alla vertenza che passi attraverso un coinvolgimento della Regione Calabria, guidata dalla Casa delle Libertà, per dare vita ad un asse Lamezia Terme - Cisterna e spingere la Marangoni ad abbinare all'investimento
calabrese quello pontino, che oltretutto risulterebbe complementare nella produzione. Se la Marangoni dovesse dare la propria disponibilità a realizzare questo progetto sinergico, sarebbe necessario l'intervento del Ministero del Tesoro che dovrebbe accompagnare l'iniziativa con appositi interventi agevolativi in modo da approntare un vero e proprio pacchetto localizzativo. Tutto questo ovviamente al più presto, perché a marzo scade la cassa integrazione degli operai». Intanto giovedì prossimo ci sarà un'importante riunione presso la Task Force tra il Comune di Cisterna, la Provincia, la Regione, la Goodyear, Sviluppo Italia e l'Unione Industriali di Latina.
Mauro Cascio
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