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Latina. Speciale Elezioni. Come, quando, dove si vota. Interessanti scontri, sfide
appassionanti. Ma non sarà possibile nessuna lettura politica
Ci siamo. Domani (e lunedì) si voterà. Quello che dispiace è
che sarà pressoché impossibile trarre delle conclusioni "politiche".
Una lettura che, già alla vigilia, appare forzata sia in provincia
di Latina che in tutta la penisola. Un voto dunque quasi inutile, a parte
il suo valore localistico ed amministrativo.
Ricordiamo che non bisogna aspettare che il certificato elettorale venga spedito a casa:
infatti dal 2000 questo è stato sostituito dalla tessera elettorale personale a carattere
permanente. Per cui per votare ogni elettore dovrà andare al seggio portando la tessera
elettorale insieme ad un documento di identificazione. Chi l'ha smarrita può chiedere
un duplicato al Comune. Dallo scorso martedì gli uffici comunali devono rimanere aperti
ogni giorno, almeno dalle ore 9 alle 19 e, nei giorni della votazione, per tutta
la durata delle operazioni, per consentire il rilascio o il ritiro delle tessere
elettorali non recapitate al domicilio degli elettori o dei duplicati.
Le operazioni di voto si svolgeranno dalle 8 alle 22 di domenica 25 maggio e dalle 7
alle 15 di lunedì 26 maggio. Gli stessi orari valgono in caso si dovesse andare a
ballottaggio l'8 e il 9 giugno. Lo scrutinio comincerà alle 15 di lunedì 26 maggio,
subito dopo la chiusura delle operazioni di votazione e dopo l'accertamento del numero dei
votanti, dando la precedenza temporale, in caso di più consultazioni, allo spoglio delle
schede provinciali e, di seguito, a quello delle elezioni comunali e circoscrizionali.
Analogamente, in caso di ballottaggio, lo scrutinio avrà inizio alle ore 15 di lunedì
9 giugno, dopo la chiusura della votazione ed il riscontro dei votanti.
Nei comuni con meno di 15 mila abitanti all'elettore viene consegnata una scheda azzurra:
con un unico segno si esprime sia il voto per un candidato sindaco che quello per
la lista a lui collegata. Si può anche dare una preferenza ad un candidato consigliere
della lista votata.
In quelli con più di 15 mila abitanti la scheda è sempre di colore azzurro: si può votare
un candidato sindaco e una lista a lui collegata o una lista diversa. Se l'elettore
vota solo la lista, il suo voto si estende automaticamente anche al candidato
sindaco ad essa collegato. Si può anche esprimere una preferenza indicando il
cognome di un candidato consigliere della lista votata. Se si vota solo per il
candidato sindaco, il voto non si estende alla lista o alle liste che lo sostengono.
È eletto sindaco il candidato che riporta almeno la metà più uno dei voti. Nel caso nessun
candidato raggiunga questo traguardo, dopo 14 giorni, gli elettori saranno chiamati a
scegliere tra i due più votati al primo turno e sarà eletto sindaco quello che
otterrà più consensi.
Mauro Cascio
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