Parvapolis >> Economia
Latina. Il mobbing sul luogo di lavoro. La Ugl della provincia avvia un centro di
ascolto. Uno tra i più innovativi servizi del Sindacato pontino
Un centro di ascolto per monitorare e orientare sugli effetti del mobbing è stato istituito dalla UGL provinciale di Latina alfine di supportare i lavoratori in tutte le fasi dell’insorgere degli effetti psicologici e psicosomatici.
Il centro di ascolto nasce proprio con l’intento di far emergere e combattere il mobbing con un supporto psicologico e legale attraverso un team di professionisti di alta esperienza e capacità.
«Abbiamo ritenuto opportuno avviare l’iniziativa – spiega Gianni Chiarato ideatore del progetto – perché è sempre più alta la percentuale dei lavoratori che sono costretti giornalmente a subire pressioni costanti sul luogo del lavoro che si ripercuotono poi anche sulla vita di tutti i giorni e sulla famiglia. Effetti devastanti ai quali non possiamo assistere con indifferenza, perché precise norme garantiscono il lavoratore da atteggiamenti vessatori e perché studiosi del settore pongono l'accento sulla gradualità della manifestazione del mobbing.
Il mobbing si individua in diverse fasi, che nella realtà non sono ben distinte l'una dall'altra, ma possono intrecciarsi o confondersi reciprocamente.
La prima fase è caratterizzata dal "conflitto mirato" che si manifesta qualora si addossano alla stessa persona le colpe per i ritardi, gli errori, gli inconvenienti, che si verificano nel normale svolgimento dell'attività aziendale (per es. le lamentele del cliente per il ritardo nella consegna, vengono poi "indirizzate" al singolo dipendente, che così diventa il capro espiatorio).
In questa prima fase, si sfrutta ogni minimo pretesto per attaccare ed aggredire una determinata persona.
Nella seconda fase, invece, si "creano" i pretesti e le occasioni per isolare ulteriormente la vittima.
La terza fase è caratterizzata dalla comparsa dei primi problemi psicosomatici in capo al mobizzato, consistenti nella insonnia, nodo alla gola, tremore alle gambe, sfinimenti, iniziale depressione, mal di schiena, vomiti. Queste manifestazioni denotano un certo squilibrio, anche di carattere psichico e caratteriale.
Infatti, la persona inizia a dare segnali di cedimento della personalità, con continui scatti di nervosismo o di totale assenza o sfiducia nelle sue capacità lavorative e personali.
Il soggetto mobizzato, a causa di questi malesseri, può assentarsi dal lavoro per malattia, anche per lunghi periodi, con grave deprezzamento delle sue capacità e della sua immagine professionale e danni alla salute.
Si attiva, in altri termini, quella reazione a catena per cui una persona più è debole, più si ammala e più viene isolata e "accantonata".
«Il centro di ascolto – conclude il segretario provinciale UGL di Latina Luigi Ulgiati – di cui sono entusiasta per la sua istituzione, garantisce l’anonimato ed è pronto quindi a ricevere tutte quelle segnalazioni provenienti dal mondo del lavoro con l’auspicio di essere un ulteriore strumento al servizio del lavoratore. Convocheremo nei prossimi giorni una conferenza stampa affinché si possano chiarire dettagliatamente tutti i servizi erogati».
Francesca Rizzo
|