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Latina. Speciale elezioni. La sinistra rischia di perdere tutto quello che c'era
da perdere. Un inutile e patetico accanimento terapeutico?
Brutta questa sinistra che a Latina riesce a perdere tutto quello che c'era da perdere.
Costretta ad attaccarsi con le unghie al ballottaggio di Titta Giorgi, che parte
imprevedibilmente in svantaggio contro la rivelazione Lidano Zarra e di Sandro
Bartolomeo (41%), che potrebbe invece farcela più facilmente contro Giuseppe Simeone (35%),
se Michele Forte (19%) non dovesse decidere di appoggiare i suoi amici di ieri.
I dati. Pontinia cambia colore e sceglie Giuseppe Mochi che si impone con il 55%
delle preferenze contro il 40,6 di Pedretti e il 4,4% di Ciocca. Vittoria schiacchiante
del centrodestra anche a Lenola dove il sindaco uscente Gian Battista De Filippis
si impone con una percentuale del 59,35%. La sinistra è umiliata anche a Ponza
dove Rosario Porzio fa il vuoto dietro di sè: 61,8%. E a Priverno dove vince
Umberto Macci con il 37,8%.
Come abbiamo visto le partite da giocare ai supplementari sono quelle di
Formia e Sezze.
Potrebbe, sottolineamo il condizionale, finire sei a zero. Difficile davvero
in quel caso per la sinistra pontina fare finta di nulla.
Del resto il Suo linguaggio è l'Utopia, la real politik è come se parlasse in braille.
È come quel presidente al
quale il "mondo calcio" va benissimo quando a vincere è lui e diventa un porcata solo
quando perde. Nel pallone italiano, non ci sono verginelle e battone, ma soltanto
diversi gradi di successo nel battere i marciapiedi. "Quella lì" non è peggiore
delle altre perché trova più clienti. È una battona migliore.
Lo capiranno i dirigenti del centrosinistra? Qualcuno dirà loro che il braille
lo trovi anche negli ascensori? Un sistema democratico ha bisogno di un'opposizione
vigile, attenta, sicura, che all'occorrenza sappia guidare il carro,
non di carrozzoni di saltimbanchi e di ballerine che perdono le ruote alla prima buca.
Oggi questa opposizione esiste? O a sinistra c'è solo un inutile e patetico
accanimento terapeutico per tenere in vita personaggi e programmi che non hanno
nulla da dire?
Mauro Cascio
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