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Roma. Festa della Repubblica. Antonio Martino: «La democrazia fu fondamentale anche per avviare la ricomposizione di un paese devastato»

In occasione della Festa della Repubblica è intervenuto anche il Ministro della Difesa Antonio Martino. «Il 2 giugno del 1946 fu proclamata la Repubblica Italiana. Per suffragio di popolo l'Italia troncò con il passato monarchico e scelse l'Assemblea Costituente incaricata di edificare le istituzioni e la società su nuove basi. Il Referendum istituzionale del 1946 e la Costituzione repubblicana del 1948 costituiscono gli atti fondativi che per la prima volta l'Italia Unita adottò con metodo democratico. Dopo le devastazioni morali e materiali del secondo conflitto mondiale, essi furono decisivi per avviare la ricomposizione della comunità nazionale, lacerata dai tragici eventi determinati dal nazifascismo, e per incanalare la vita tumultuosa del dopoguerra nell'alveo fertile della libertà e della democrazia. La creazione dell'unità europea, l'adesione all'alleanza atlantica, l'apertura all'economia concorrenziale, furono le tre scelte conseguenti dell'Italia repubblicana, sagge e lungimiranti, vero fondamento della nostra sicurezza e del nostro benessere. Celebrando il 2 giugno, le Forze Armate rinnovano idealmente il giuramento di essere fedeli alla Repubblica e alla Costituzione e di adempiere con disciplina ed onore al sacro dovere di difendere la Patria e salvaguardare le libere istituzioni. Anche nel ricordo dei caduti, dei feriti, dei combattenti di tutte le guerre passate, l'Italia intera si stringe intorno all'Esercito, alla Marina, all'Aeronautica, all'Arma dei Carabinieri, agli altri Corpi militari dello Stato, ai Volontari della Croce Rossa, esprimendo affetto e stima alle donne e agli uomini che, con silenzioso sacrificio, presidiano la sicurezza dei cittadini, qui sul suolo patrio e in missioni lontane dai confini, sempre al servizio della giusta pace»

Elisabetta Rizzo


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