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Da oggi online "In Viaggio con Dante - Percorsi nella Selva Oscura"
ParvapoliS pigia sul pedale della cultura. Online da oggi "In Viaggio
con Dante - Percorsi nella selva oscura", uno degli eventi culturali
più di prestigio della scorsa estate. Una lectura dantis di Salvatore
Santucci, con ambientazione musicale originale, composta per l'occasione
da Adriano Petretti, "In Viaggio con Dante" è stata proposta con successo
un po' dovunque, mesi orsono, nelle province di Roma e Latina. Tra l'altro
è anche un coraggioso prodotto editoriale, proposto in edicola e nelle
migliori
librerie dal "nostro" Mauro Cascio. «Una ricerca in se stessi» - ha scritto
Cascio
nella presentazione dell'opera - « Uno stato di
consapevolezza, una condizione dell’essere. Un viaggio iniziatico, detta
altrimenti.
Così come, tra i primi, la lesse Giovanni Pascoli, riprendendo una
convinzione che già era del
Foscolo. Pascoli pagò l’obolo dell’anticonformismo culturale. E la sua
'Beatrice Oscura'
fu scomunicata da Carducci e dall’Accademia dei Lincei. Ma sulla stessa
lunghezza d’onda,
sulla stessa linea interpretativa si collocano in molti, da Luigi Valli a René
Guenon.
Il viaggio, dunque. Un individualismo radicale, cioè in radice, da molti visto
come il più
spiccato segno dei tempi, maledetto dalle chiese come demoniaco,
represso dal potere come
asociale, ma di fatto consapevolezza del sé come individuum, il nocciolo,
indiviso e
indivisibile, la monade hic et nunc a cui si riferisce anche Ernst Junger. Il
cammino proposto
per giungere, in sé, a questo nucleo originario della Forza, è un sistema
idoneo per ricomporre
l’in-dividuum, l’Ordine degli Uomini che seguono un tale percorso. In un
viaggio, appunto.
"Questo incontro avviene in solitudine", scrive Junger, "e qui sta il fascino.
Non vi assiste
né sacerdote né dignitario. In questa solitudine l’uomo è sovrano, a patto
che sappia
riconoscere il proprio rango. In questo senso è il Figlio del Padre, Signore
della Terra.
Quando avvengono questi incontri, anche l’aspetto sociale passa in
secondo piano".
Ci si spoglia dai dualismi, dalla dialettica, dalle astrazioni per entrare in
rapporto con
il Tutto/Nulla. Con l’Assoluto». Nella foto Mauro Cascio, Adriano Petretti e
Salvatore
Santucci in un momento della conferenza stampa di presentazione
dell'opera, presso le
Sale Traianee di Roma.
Biagio Genovesi
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