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Latina. I palestinesi non rinunciano al terrorismo. Un passo indietro nel processo
di pace. Magdi Allam: «Bisogna ancora credere alla RoadMap»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Magdi Allam, giornalista
de La Repubblica.
Tra Israele e palestinesi è sceso di nuovo il gelo, dopo
la scelta di
cinque importanti movimenti radicali palestinesi che hanno annunciato
la loro intenzione di proseguire l'Intifada, la lotta armata.
Di nuovo la storia di sempre. Un paese civile, disposto al dialogo,
quello che il presidente del consiglio Silvio Berlusconi ha chiamato
"avamposto democratico in medioriente", prospettandone un ingresso
nell'Unione Europea. Dall'altro un popolo che forse non ha nemmeno
un leader e che pare non sia disposto a rinunciare al terrorismo
e alla lotta armata...
«Facciamo un passo indietro. Abu Mazen è un uomo che vuole genuinamente
la pace. Il premier Israeliano sembra interessato alla nascita di uno
Stato palestinese. Ovviamente non bastano le buone intenzioni, le difficoltà
sono innumerevoli. Ma è sicuramente un fatto positivo che dopo anni di stagnazione
si torni a far intravedere una speranza di pace».
Ma conditio sine qua non, non è la fine del terrorismo palestinese?
«Sicuramente, è questo il punto cruciale per consentire alla trattative
di decollare. Non ci potrà essere dialogo di sorta ovviamente con il terrorismo
palestinese che imperversa. È una sfida difficile perché vuol dire ipotecare
il processo di pace a quei gruppi che lo praticano. Per uscire da questo
scacco occorre secondo me appoggiare Abu Mazen e sostenere economicamente
il popolo palestinese. Bisogna far capire che pace vuol dire anche miglioramento
delle proprie condizioni di vita. La disperazione è il terreno di coltura
del terrorismo e della violenza». Quale il ruolo dell'America e dell'Europa?
«L'America ha un ruolo immenso. L'Europa ha un ruolo importante perché è
la parte che può intervenire in maniera efficace. La concordia
all'interno degli ideatori della Road Map è vitale per passare dalle
buone intenzioni alla pratica».
Elisabetta Rizzo
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