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Latina. Articolo 18. Il Comitato Pro Grobal: «Ormai è una campagna referendaria
clandestina. L'informazione ha censurato la posizione del No»
«Si aggrava dell’ennesimo sconcertante episodio la campagna referendaria clandestina in
vista del voto del 15 e 16 giugno».
Il Comitato Pro Global di Latina denuncia: «Dopo l’ammissione dei Comitati per l’Astensione, propiziata dagli illegittimi regolamenti
approvati dalla Vigilanza per la Rai e dall’AGCOM per le tv private, ora a risultare
del tutto censurata sulle reti Mediaset è la posizione per il voto No al referendum
sull’art. 18, a favore esclusivo della propaganda per l’astensione, censura che è
giunta proprio all’ indomani della presa di posizione di Silvio Berlusconi per
l’astensione al quesito referendario.
Mediaset infatti, dopo aver cancellato all’ultimo momento una tribuna sul referendum
relativo all’art.18 a cui dovevano partecipare i radicali, pare non intenzionata a
mandare in onda alcuna tribuna con l’unico Comitato per il Voto, e Voto NO, al referendum
sull’art.18, quello costituito per primo in Italia da Radicali Italiani, preferendo
ospitare ripetutamente solo Confindustria e il Comitato per il No rappresentato dal Prof.
Brunetta, soggetti che fanno propaganda solo per l’astensione.
È un fatto che qualora confermato sarebbe gravissimo, perché a risultare censurata
completamente sulle reti Mediaset sarebbe l’opzione del voto No a tale quesito
referendario contro ogni norma di legge e delibera dell’ Autorità per le garanzie
nelle comunicazioni; ci rivolgeremo all’Autorità Garante».
Il Comitato Pro Global si è costituito a Latina qualche mese fa per il sostegno
alla campagna referendaria per il No all'articolo 18 ed è composto dai
Radicali Pontini, dal Partito Liberale, dall'Associazione Loris Fortuna e da
altri militanti dell'area laica, liberale e socialista della città.
Mauro Cascio
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