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Università. Finestra: «Meglio essere latinacentrici che ottusi»
Il Sindaco Ajmone Finestra, accompagnato dall'assessore all'università
Paolo Fragiotta,
dall'assessore ai lavori pubblici Sergio Toselli e da Mario Vigliarolo, ha
effettuato
un sopralluogo presso l'edificio ex scuola elementare di via Varsavia
dove sarà attivata
la sede provvisoria di Medicina e Chirurgia. La facoltà, che sarà ospitata
presso
l'ex granaio di corso Matteotti, sarà decentrata a Latina già dall'anno
accademico 2000/2001
per espressa volontà di Storace e D'Ascenzo. Circa il ruolo che la
facoltà dovrà svolgere
nel contesto dell'ateneo universitario di Latina, il Sindaco ribadisce la
funzione primaria
che il capoluogo, e l'ospedale Goretti soprattutto, dovranno svolgere
nell'ambito
dell'organizzazione della facoltà.
«Il Comune di Latina ha messo in campo un enorme impegno
economico a favore del progetto
universitario, quantificabile complessivamente in oltre 45 miliardi di lire.
Il solo
edificio di corso Matteotti, destinato a Medicina e Chirurgia, è costato 9
miliardi.
Anche a fronte di questo, ci pare il minimo rivendicare al capoluogo un
ruolo centrale,
fermo restando il futuro, parziale decentramento della parte clinica
anche in altre realtà
ospedaliere della provincia. Questa impostazione è stata discussa e
concordata con Storace e Fazzone al quale ho personalmente illustrato la posizione
dell'amministrazione. Posizione che è peraltro esplicitamente contenuta
nel deliberato consiliare di acquisto dell'ex granaio e che dunque è equivocabile...
solo da chi vuol equivocare. Non ritengo si possa definire latinacentrista la
giusta rivendicazione di un ruolo politico da parte del capoluogo e dell'ateneo
federato che ospita, mentre mi sembra piuttosto miope e paesana la posizione di chi,
portavoce di selvaggi attacchi personali, si fa alfiere di una superata sottocultura
che porta a ritenere esaurito il proprio ruolo nella sola
e strenue difesa degli interessi di un collegio elettorale».
Mauro Cascio
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