Parvapolis >> Cultura
Latina. Historie du Soldat, Strawinsky strega il Ridotto. Maria Paola Balassone: «La
sfida l'abbiamo raccolta. Ora la parola spetta a Zaccheo»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Maria Paola Balassone, presidente della
Latina Philharmonia. Un grande successo, sia di pubblico (tre tutto esaurito)
che di critica. «Sì, è stata lanciata una sfida. E credo che l'abbiamo vinta.
Siamo profondamente convinti che la musica è un linguaggio capace di emozionare
le persone. Noi per primi ancora ci emozioniamo, suonando. E questo grazie
soprattutto al Maestro Francesco Belli, che della Latina Philharmonia è direttore
artistico e musicale. Questa emozione viene trasmessa e la gente ha risposto.
Il consenso è stato veramente grande. Ci sarà un perché... Troppo spesso
chi promuove cultura si rifugia dietro alcune affermazioni: Latina non ha la sensibilità,
la Cultura non è per tutti. Chi fa promozione culturale, secondo me, si deve
porre la domanda: come facciamo ad arrivare alla sensibilità delle persone?».
Lo abbiamo già rilevato. L'emozione è anche dei solisti. Rodolfo Mederos, Francesco Manara
hanno sottolineato la sinergia che hanno trovato con Belli e con l'orchestra...
«È la nostra filosofia. La professionalità prima di tutto. Poi viene, la passione, il gusto
di chi ama davvero suonare. Le persone si riuniscono e si sprigiona una bellissima
energia tutt'intorno. Ora questa energia la vogliamo trasformare in identità
pontina per esportarla in Italia e all'estero».
Come si stanno muovendo le istituzioni? «Dicevo che la Latina Philharmonia è stata
una sfida. Noi l'abbiamo accettata. Ora rilanciamo la palla al Sindaco di Latina.
Gli amministratori dovranno darci una risposta. Dobbiamo capire se dobbiamo andare
per la nostra strada o c'è la possibilità di identificarci col teatro e radicarci
nel territorio».
Claudio Ruggiero
Riproduci il filmato oppure procedi con il download.
|