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Latina. "Scrittori italiani", come una nuova "Idea". Domenico Cambareri: «Si rilanciano le attività del gruppo guidato da Francesco Grisi»

Con grande piacere ho motivo di complimentarmi con i promotori del rilancio delle attività del Sindacato Liberi Scrittori Italiani, che per tanti lunghi anni è stato guidato dal compianto amico Francesco Grisi. Con Grisi, abbiamo avuto nel corso di alcune stagioni fra fine anni ottanta e primi anni novanta rapporti di sodale e fervida attività a Roma e a Latina, anche con delle manifestazioni di grande rilievo allora da me promosse nella città pontina a nome dell'Associazione Liberi Professori Italiani e con l'adesione, fra le diverse organizzazioni, del Sindacato Liberi Scrittori Italiani. Grisi - come non ricordarlo ? - era un personaggio sempre presente, che mai rinunciava, pronto ad accogliere ogni invito degli amici, pronto a parlare e intervenire dovunque, pur di diffondere il messaggio della cultura e difendere le necessità morali e materiali degli intellettuali. Un aneddoto nella mia memoria è rimasto particolarmente forte. A metà anni ottanta, quando collaboravo al prestigioso mensile di area cattolica "Idea" io, non cattolico, diretto da una firma di prim'ordine quale era ed è quella di Nino Piccione nel mondo del giornalismo politico-parlamentare e nel mondo dei narratori, avevo inviato alla redazione di "Idea" la prima parte di un brevissimo e originale saggio dedicato a Ezra Pound. Seppi poi da Nino Piccione che Grisi, venuto a trovarlo, in una delle sue non infrequenti scorribande, letto quasi per caso quel pezzo, "Ezra Pound. Il silenzio e il tempo", che stava sul tavolo del direttore assieme a tanti altri pezzi in mezzo a quel tipico ordine di ciascuno di noi, rimase entusiasta al punto di impossessarsi dell'articolo per pubblicarlo in apertura della sua rivista, "Contenuti", edita da Luigi Pellegrini, preceduto da un suo articolo introduttivo, dedicato alla rievocazione di questo massimo e a me caro poeta, in occasione dei cento anni della sua nascita. In questo ricordo del tutto personale e relativo a un particolare della mia striminzita (per mia deliberata scelta) produzione, ritrovo delle coordinate della memoria e del presente. Infatti, il rilancio che i liberi scrittori stanno mettendo in atto ha proprio fra i protagonisti Nino Piccione, l'allora direttore di "Idea". Lo scrittore Francesco Mercadante, che ha raccolto la difficile e onerosa eredità di Francesco Grisi, nel corso di questi pochi anni ha impostato un programma che oggi incomincia a vedere i suoi frutti. Infatti, con la pubblicazione di questo nuovo bimestrale, "Scrittori italiani", egli si propone di dare maggiore e rinnovato impulso alla vita culturale nazionale. Per fare ciò, ha cercato di circondarsi e si è circondato di scrittori i quali hanno in maniera entusiastica accettato di condividere con lui la realizzazione di un progetto meritorio sin da adesso ma di non facile attuazione, visto le condizioni di degrado del presente panorama culturale. Francesco Mercadante e Nino Piccione, direttore responsabile, con questo strumento mirano a diffondere dunque notizie, informazioni, scritti e a ravvivare il dibattito culturale non in funzione della realizzazione di un mero per quanto pregevole e necessario bollettino interno, sebbene per farlo utilizzare come una palestra aperta ai contributi di poeti, scrittori, critici, saggisti, storici, scienziati e intellettuali delle più diverse provenienze e dei più diversi lidi. Fra quanti hanno firmato il primo numero, presentato davanti a una nutrita presenza di scrittori ieri sera nei locali del Sindacato, a Palazzo Sora, e quanti firmeranno i prossimi numeri, vi sono Antimo Negri, Giuseppe Sermonti, Fortunato Pasqualino, Vittorio Vettori, Dante Maffia, Luisa Gorlani, Luigi Tallarico, Piero Vassallo, Pier Franco Bruni, Turi Vasile, Giuseppe Selvaggi, Aldo Onorati, Franz Maria D'Asaro, Aldo De Quarto e lo scrivente.

Domenico Cambareri


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